"Nelle ultime settimane, il prezzo del finocchio non è stato elevato. Le festività ravvicinate, come Pasqua, Pasquetta, il 25 aprile e il ponte del Primo Maggio, hanno quasi azzerato il mercato. Un effetto domino che ha riguardato in particolare le grandi città, come Milano dove, complice la fuga generale per le vacanze, i mercati ortofrutticoli sono risultati praticamente deserti".
A dichiararlo è Ciro Paolillo che, insieme ai fratelli Mariapia e Gennaro, è socio fondatore nonché responsabile commerciale dell'azienda campana Paolillo, specializzata in finocchio. "Scuole chiuse, viaggi organizzati, intere famiglie partite all'estero. Questo ha causato uno stop dei consumi su ampia scala, generando uno scenario poco attendibile per analizzare l'effettiva richiesta di prodotto".
Mariapia e Ciro Paolillo, in occasione di Fruit Logistica 2025
Prezzi stabili, ma ora il finocchio campano fa la differenza
Nonostante la calma piatta del mercato, il finocchio ha mantenuto una certa regolarità nei prezzi. "Non abbiamo registrato grosse oscillazioni – aggiunge Paolillo – Le quotazioni sono rimaste basse, ma costanti". Tuttavia, da metà maggio le cose sembrano essere cambiate. "Siamo passati al prodotto dell'Agro Nocerino-Sarnese, un finocchio novello che ha già conquistato i nostri clienti. La differenza rispetto ai prodotti invernali, ormai a fine campagna, come quelli pugliesi, è evidente, e il mercato premia: stiamo registrando un leggero aumento dei prezzi".
Guardando ai mesi estivi, Paolillo resta cauto. "La prossima campagna sarà quella del Fucino, con il finocchio estivo. Ma, come sempre, tutto dipenderà dal clima: siccità, piogge e temperature giocano un ruolo decisivo". Una variabile costante per chi lavora in campo.
© Paolillo Srl Soc. Agr.
Il finocchio, re degli ortaggi made in Italy
Oltre alle dinamiche di mercato, Ciro Paolillo sottolinea l'importanza strategica del finocchio nell'identità ortofrutticola italiana. "È un prodotto che rappresenta l'Italia come pochi altri. Il 99% del finocchio europeo viene prodotto nel nostro Paese. In Germania e Paesi Bassi si coltiva solo in piccole quantità e solo d'estate. Il finocchio è quasi un'esclusiva italiana: è il vero re degli ortaggi made in Italy".
© Paolillo Srl Soc. Agr.
Sfuso o confezionato? Il mercato premia la tradizione
Infine, uno sguardo alle abitudini di consumo. "Nel nostro caso – conclude Paolillo – circa il 70-80% del finocchio viene venduto sfuso. Il confezionato rappresenta il restante 20%, con prevalenza di peso fisso. Negli ultimi due anni abbiamo visto una crescita nel confezionato, soprattutto grazie a nuovi clienti, ma la preferenza resta per il prodotto sfuso".
Foto articolo fornite dall'azienda Paolillo
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