La stagione dell'uva da tavola senza semi sta procedendo bene in Brasile, con una crescita del 40% rispetto all'anno scorso e condizioni meteo favorevoli. La minore incidenza delle precipitazioni ha favorito la produzione locale, consentendo un approvvigionamento più stabile e di qualità migliore. Tuttavia, il settore deve affrontare delle sfide significative: la forte concorrenza di Perù e Cile, gli elevati costi logistici, una finestra commerciale limitata e un sistema fiscale che ne compromette la competitività rispetto ad altre origini sul mercato europeo.
Adailton de Sousa e Antonio Lucena
"La stagione 2025 è decisamente migliore rispetto alla precedente. Abbiamo avuto meno pioggia, il che ci ha permesso di mantenere volumi normali", ha dichiarato Adailton de Sousa Nunes, direttore esecutivo del Grupo Ara Agrícola. Quest'anno, si prevede che la produzione raggiungerà le 11.000 tonnellate, con un aumento del 40% rispetto alla stagione precedente, duramente colpita da piogge superiori ai 900 mm tra gennaio e aprile.
Europa e Stati Uniti rimangono le principali destinazioni di esportazione, sebbene oltre il 60% della produzione rimanga sul mercato interno. Si prevede che la cassetta da 8,2 kg verrà venduta a un prezzo compreso tra 16 e 17 euro in Europa e fino a 34 dollari negli Stati Uniti. "Il prezzo minimo accettabile per i produttori brasiliani si aggira intorno ai 2,40 euro/kg FOB", ha sottolineato Adailton de Sousa Nunes.
"Il dazio europeo del 14% sull'uva da tavola brasiliana ne ostacola la competitività, poiché altri Paesi, come Perù e Cile, esportano a dazio zero. Questa tariffa può ammontare a oltre 3.000 dollari per container. Il nuovo accordo Mercosur-Ue potrebbe cambiare radicalmente questo scenario", ha continuato Adailton.
"Il clima e la carenza di manodopera rappresentano le nostre principali sfide. I giovani non sono più disposti a lavorare nei campi", ha spiegato il direttore esecutivo. Per mitigare l'impatto delle condizioni meteo, il gruppo ha integrato tecnologie come le coperture in plastica e i droni per le applicazioni fitosanitarie. Inoltre, il Grupo Ara Agrícola riconosce la necessità di rivedere le pratiche agricole per ridurre la dipendenza dalla manodopera.
Facendo riferimento alle tendenze globali e al cambiamento nelle preferenze dei consumatori, Adailton ha sottolineato: "Il mondo vuole uve da tavola più croccanti e gustose. Ma abbiamo bisogno di varietà più resistenti alla pioggia e alle malattie. Dobbiamo trovare un equilibrio tra ciò che il mercato richiede e ciò di cui il campo ha bisogno".
Il gruppo punta sulla genetica adattata e si concentra sulla diversificazione dei mercati. Sta conducendo nuove sperimentazioni (testando la varietà Cherry Crush), e prevede di esportare in Argentina e di espandersi in Brasile. "Stiamo lavorando per garantire il successo dell'attività, puntando sulla continua innovazione e sull'adattamento", ha concluso Adailton.
Per maggiori informazioni:
Adailton de Sousa Nunes
Grupo Ara Agrícola
Brasile
+55 87 9 8160-2105
[email protected]
www.araagricola.com.br