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Marocco: ottima fioritura delle mele a Midelt

La regione di Midelt, situata sugli altopiani marocchini a un'altitudine di oltre 1.400 metri, è la roccaforte della melicoltura del Paese. Un tempo rinomata per le sue abbondanti risorse idriche e le frequenti nevicate, la zona ha subito pesanti danni a causa di sette anni consecutivi di siccità. Le recenti piogge hanno risollevato il morale? Il produttore di mele Abdeslam Halkhoms condivide le sue riflessioni.

Le tanto attese piogge che hanno colpito la regione di Midelt a marzo sono state abbondanti, superando i 384 mm. Halkhoms afferma: "Aspettavamo con ansia precipitazioni costanti e quest'anno siamo molto soddisfatti. Le piogge sono arrivate poco prima del periodo di fioritura, che è andato molto bene a marzo. La stagione attuale si preannuncia positiva, anche se il rischio di gelate è più presente dopo le piogge, con possibilità di temporali a giugno".

"Coltiviamo diverse varietà di mele, tra cui Golden e Jeromine, che vendiamo esclusivamente sul mercato locale. La nostra stagione inizia a fine agosto con la raccolta delle varietà precoci e prosegue fino a ottobre. Stiamo svolgendo le nostre attività agricole come di consueto. Dopo la fioritura, inizieremo con l'irrigazione e il trattamento contro gli acari. Prevediamo una campagna stabile, in termini di costi di produzione, stagionalità e volumi complessivi", continua il coltivatore.

Nonostante le recenti piogge, Halkhoms è ancora riluttante ad aumentare l'areale e spiega: "Il periodo di siccità è stato difficile e non sappiamo ancora se siamo fuori pericolo. In generale, il settore agricolo comporta grandi rischi al giorno d'oggi e dobbiamo pensarci due volte prima di prendere una decisione. Vedremo entro la prossima stagione se le precipitazioni saranno abbastanza costanti da consentire un aumento dell'areale o della densità degli alberi".

A differenza della regione di Souss Massa, dove l'impianto di desalinizzazione dell'acqua di mare offre una garanzia di funzionamento e le esportazioni giustificano gli investimenti, il settore marocchino delle mele non beneficia di questi fattori di sicurezza. Al contrario, il mercato locale dipende sempre più dalle importazioni di mele, soprattutto dalla Spagna.

Stando a quanto riferito in precedenza da un vivaista, nel 2024 gli ordinativi di alberi da frutto nella regione hanno registrato un forte calo rispetto ai livelli medi precedenti al periodo di siccità.

"Abbiamo sperimentato altre varietà di pomacee e drupacee che dovrebbero adattarsi bene alla stessa altitudine, come i ciliegi, ma non hanno funzionato. Attualmente stiamo testando le susine e vedremo come andrà. Nel frattempo, continueremo a coltivare mele sullo stesso areale", conclude il coltivatore.

Per maggiori informazioni:
Abdeslam Halkhoms
Hiba Badr Farm
[email protected]