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Filippo Torrente

"Tutela della provenienza del pomodoro italiano a sostegno della filiera"

"A ridosso della programmazione dei trapianti ormai prossimi, si ragiona sulle criticità della campagna precedente per valutare come procedere in merito ai volumi produttivi del pomodoro da industria. C'è la certezza che i costi dovuti al clima penalizzano la Puglia, regione che, per il secondo anno consecutivo, fa i conti con la carenza della risorsa idrica. Sul versante dei rincari, includiamo anche la banda stagnata, i cui costi sono maggiorati del 7/8% rispetto agli anni precedenti. Ogni fattore pesa sull'intera filiera". Così dichiara Filippo Torrente, alla guida dell'omonima azienda familiare, giunta alla terza generazione di imprenditori.

La Torrente è una delle più grandi industrie conserviere del Sud Italia. Il suo marchio identifica un'ampia gamma di trasformati di pomodoro 100% italiano, ottenuti da agricoltura sia biologica sia convenzionale. Sono circa 80 le referenze di pomodoro, proposte in varie lavorazioni e formati, tra pomodorini interi, pelati, passata e a filetti, sughi pronti nei gusti della tradizione mediterranea, e una linea premium dedicata agli specializzati di alta gamma. Tali referenze sono ottenute attraverso la trasformazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese-nocerino, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, il corbarino, i pomodorini di collina.

Il settore conserviero si espande anche grazie alla crescita dei prodotti pronti all'uso. Ma soprattutto il consumatore premia chi investe sulla filiera e sui territori.

"In effetti - dice ancora il titolare - i risultati ci danno ragione, visto che siamo presenti in modo capillare nelle più importanti piattaforme della grande distribuzione organizzata. Per quanto riguarda l'export in numeri, il Giappone è il sesto mercato di destinazione delle conserve rosse a livello mondiale e il secondo dopo gli USA, se consideriamo solo i paesi extraeuropei. Nello specifico, il Giappone si conferma uno dei principali mercati di sbocco per l'export del nostro pomodoro da industria, con circa 110.000 tonnellate di conserve rosse che vedono in pole position il pelato, sempre più apprezzato per la qualità della materia prima in origine".

"In una congiuntura storica complessa come quella attuale - spiega Filippo Torrente - segnata da tensioni geopolitiche e dall'incertezza legata ai possibili dazi statunitensi sui prodotti italiani, le aziende conserviere si trovano ad affrontare sfide sempre più impegnative. In tale direzione, ritengo fondamentale valorizzare l'unicità delle nostre produzioni e difendere con determinazione la qualità del made in Italy. In questa prospettiva, è imprescindibile garantire la tracciabilità dell'origine della materia prima utilizzata per le conserve di pomodoro di alta qualità. Serve dunque un rigoroso controllo sulle importazioni destinate al mercato italiano ed europeo, spesso caratterizzate da una provenienza non sempre trasparente".

La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano; per quanto riguarda l'export, il marchio è presente in Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India. L'azienda è dotata delle certificazioni più accreditate a livello internazionale e dispone di uno stabilimento di 15.000 metri quadri, 4 linee di produzione e due stabilimenti per lo stoccaggio dei prodotti di circa 80.000 metri quadri.

Per maggiori informazioni:
Giuseppe Torrente
La Torrente Srl
Via Paludicella, 23
80057 S. Antonio Abate (NA) - Italy
+39 338 4553555
[email protected]
www.latorrente.com