La stagione delle cipolle egiziane sta iniziando con "un'atmosfera totalmente diversa dagli anni precedenti", secondo Abdelkader Habony, esportatore egiziano di vari prodotti freschi. "Eravamo abituati a una forte domanda già prima del lancio della nostra campagna di esportazione. Quest'anno la stagione delle cipolle egiziane comincia con una domanda bassa".
L'esportatore aggiunge: "Sembra che la carenza globale di cipolle non ci sia più. La produzione locale è più disponibile in molti dei nostri mercati abituali, come l'Africa e i Paesi arabi. La domanda è bassa, se non inesistente, e speriamo che migliori presto, nel mese di marzo".
Secondo Habony, quest'anno il raccolto di cipolle egiziane è abbondante in termini di volume, con un sensibile aumento rispetto all'anno scorso, in attesa dei dati ufficiali. "La qualità e il calibro sono molto buoni, anche per le cipolle bianche attualmente vendute sul mercato locale, e lo stesso vale per le cipolle gialle che stanno arrivando sul mercato e sono disponibili per l'esportazione. Ci aspettiamo una buona qualità e resa per le cipolle rosse che arriveranno più avanti nella stagione".
Come altre colture massicciamente esportate dall'Egitto a prezzi competitivi, gli esportatori di cipolle sono seriamente colpiti dal calo dei sussidi alle esportazioni, che sono stati ridotti dall'8% dello scorso anno al 2,5% di quest'anno. Habony afferma: "È un ostacolo serio con cui dobbiamo convivere. Ma data l'attuale configurazione del mercato, credo che potremo rimanere competitivi in diversi mercati chiave".
"Vedremo come si svolgerà la campagna di esportazione a partire dalla metà di marzo. Resto ottimista per quanto riguarda i volumi di esportazione verso mercati chiave come l'Europa, l'Asia orientale e la regione araba", conclude Habony.
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