L'azienda britannica di biotecnologie vegetali Tropic sta per lanciare, nel mese di marzo, banane che non anneriscono. Entro la fine dell'anno, seguiranno anche banane con una estesa conservabilità. Tali sviluppi mirano a espandere il mercato della frutta tagliata, ridurre gli sprechi alimentari, aprire nuove opportunità di esportazione e ridurre le spese di spedizione.
Inoltre, Tropic sta ampliando le prove sul campo per le banane Cavendish resistenti al fusarium wilt (TR4), una malattia fungina che colpisce le colture a livello globale.
Fondata nel 2016 da Gilad Gershon e Eyal Maori, Tropic è nota per la sua tecnologia Gene Editing Induced Gene Silencing (GEiGS). Questa tecnologia utilizza l'interferenza dell'RNA (RNAi) nelle piante per contrastare le minacce di funghi e virus. Tuttavia, le banane che non anneriscono e quelle con una maggiore shelf life sono state sviluppate utilizzando le tecniche di editing genico CRISPR.
Le banane Cavendish, essendo sterili e senza semi, si propagano per via asessuata tramite clonazione, complicando i metodi tradizionali di variazione genetica. I ricercatori ricorrono all'induzione di variazioni genetiche attraverso la mutagenesi, la modifica genetica, la variazione somaclonale o l'editing genico.
Secondo Gershon, le banane che non anneriscono mantengono lo stesso sapore e la stessa dolcezza, ma la polpa imbrunisce meno rapidamente, facilitando la loro inclusione nelle macedonie e nei prodotti a base di frutta tagliata. L'imbrunimento è catalizzato dalla polifenolossidasi, un enzima che ossida i composti fenolici, come avviene nelle mele e nelle patate.
Tropic ha ricevuto le approvazioni normative per queste banane nelle Filippine, in Colombia, in Honduras, negli Stati Uniti e in Canada, e sono previste altre approvazioni.
Le banane a lunga shelf life entreranno in commercio nel corso dell'anno. Gershon ha spiegato che i frutti vengono raccolti verdi per prolungare il loro stato di pre-maturazione durante la spedizione. Eliminando i geni responsabili della produzione di etilene, le banane possono rimanere più verdi più a lungo, consentendo raccolti più tardivi e un transit-time più lungo, riducendo così i costi di imballaggio e trasporto.
Per quanto riguarda la resistenza al fusarium wilt, Tropic impiega la sua tecnologia GEiGS per sfruttare le capacità RNAi della pianta di banano per colpire i geni fungini. Ciò comporta la modifica dei geni non codificanti per riutilizzarli e inibire i geni del fungo.
Tropic sta collaborando con le principali aziende produttrici di banane per la sua tecnologia TR4. Le prove sul campo hanno mostrato risultati promettenti in termini di resistenza e sono previste altre prove in varie località. L'approccio RNAi non è classificato come OGM, il che facilita le sfide normative.
Tropic ha inoltre concesso in licenza la sua tecnologia GEiGS ad aziende come Corteva, British Sugar e Genus per applicazioni nelle colture e negli allevamenti. L'azienda ha raccolto circa 80 milioni di dollari e continua a generare ricavi attraverso le partnership.
Fonte: AgFunderNews