La forte crescita della domanda è continuata sul mercato bulgaro della frutta a guscio nella campagna di commercializzazione 2023/24. L'aumento della domanda interna è stato guidato sia dal settore retail/ristorazione che dal commercio dolciario. Tuttavia, la produzione locale di frutta a guscio non è stata al passo con la domanda in espansione e invece è diminuita nella precedente campagna di commercializzazione, a causa delle condizioni meteo avverse (siccità estiva e caldo). Ciò ha portato a un aumento delle importazioni, anche dagli Stati Uniti. Per la campagna di commercializzazione 2024/25 le aspettative sono di un leggero recupero dell'offerta locale, con importazioni e consumo stabili o in crescita. Nella campagna di commercializzazione 2023/24, gli Stati Uniti hanno consolidato la loro posizione sul mercato come principale fornitore di frutta a guscio in Bulgaria, con una crescita a due cifre delle importazioni bulgare di frutta a guscio statunitense, superando i 14 milioni di dollari.
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La produzione bulgara di frutta a guscio (mandorle e noci) è incostante, con ampie fluttuazioni nella produzione negli ultimi anni, a seconda delle condizioni meteo. Le aree di raccolta risultano costantemente inferiori delle aree piantate, poiché le basse rese spesso rendono economicamente non conveniente la raccolta di alcuni frutteti. In passato, la Bulgaria era un esportatore netto di noci. Tuttavia, la crescita della domanda di prodotti di qualità per il consumo diretto, unita all'aumento delle richieste da parte dell'industria dolciaria, ha determinato un incremento delle importazioni. Di conseguenza, a partire dalla campagna di commercializzazione 2020/21, il Paese è diventato un importatore netto di noci.
La domanda dei consumatori è aumentata notevolmente nella campagna di commercializzazione 2023/24, trainata da un'inflazione più bassa, redditi più elevati, una ripresa degli sbocchi dell'industria alimentare e una migliore stagione turistica. Le vendite al dettaglio, in particolare presso i punti vendita specializzati in snack e frutta a guscio, si sono dimostrate molto popolari e redditizie. I dati statistici ufficiali (National Statistics Institute) mostrano che il consumo di frutta a guscio pro capite nel 2023 è cresciuto del 14%, passando da 1,4 kg del 2022 a 1,6 kg. Questi dati includono solo le vendite al dettaglio e non il consumo da parte del settore della ristorazione o dell'industria di trasformazione, pertanto il consumo effettivo di mercato è ancora più elevato. Questa crescita è stata segnalata anche nell'attuale campagna di commercializzazione.
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La Bulgaria beneficia di condizioni climatiche favorevoli per la produzione di frutta a guscio e, in passato, produceva una quantità di noci sufficiente a soddisfare sia il consumo diretto che la trasformazione. Il Paese coltivava anche una quantità limitata di mandorle destinate al mercato interno.
La produzione di mandorle rimane limitata, con un picco di circa 1.300 tonnellate nel 2018, rispetto a un minimo di 100 tonnellate nel 2008. Negli ultimi anni, la produzione annua si è attestata tra 600 e 900 tonnellate.
La produzione è concentrata in tre regioni vicine al Mar Nero dove il clima è particolarmente adatto ai mandorleti: Burgas, Sliven e Haskovo (Ministero dell'agricoltura/Bollettini statistici MinAg, dati del 2023). Queste tre regioni rappresentano l'80% della superficie totale piantata. La regione leader è Burgas con una quota del 35% della superficie coltivata a mandorleti. Secondo l'indagine MinAg 2023 sulla struttura dei mandorleti, la categoria più rappresentata è quella degli impianti di 4-12 anni (65%). Seguono, con quote uguali del 17% ciascuna, i frutteti più giovani (meno di 4 anni) e quelli più vecchi (oltre 12 anni).
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Per maggiori informazioni:
USDA
+1 (202) 720-2791
[email protected]
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