L'australiana Fifth Harvest collabora già con oltre 14 dei migliori ristoranti di Melbourne, ed è solo l'inizio. Con una crescita del fatturato dell'81% mese su mese, la domanda per i loro prodotti di alta qualità, pensati appositamente per gli chef, continua a crescere. Ma il team non si ferma qui. Con la prima azienda ormai a pieno regime, sono già in fase di sviluppo i piani per una nuova espansione commerciale, per stare al passo con la rapida crescita.
Partita da una cella refrigerata riconvertita, la Fifth Harvest è diventata una delle principali vertical farm di Melbourne, con una produzione mensile di oltre 8.000 cespi di lattuga. Ora, con la sede situata a soli 9 chilometri dal CBD di Melbourne, il team è pronto per fare un grande passo avanti: l'apertura di una nuova azienda progettata per soddisfare la crescente domanda di prodotti sostenibili, pensati su misura per gli chef.
Ma non si tratta solo di aumentare di scala, si tratta di farlo in modo diverso. "Stiamo costruendo un sistema alimentare che riduce al minimo gli sprechi, massimizza l'efficienza e fornisce ciò di cui gli chef hanno bisogno, quando ne hanno bisogno", spiega Marco Gritti, direttore commerciale.
Oltre a coltivare verdure a foglia, la Fifth Harvest ha portato la sostenibilità e l'innovazione a un livello superiore. Sfruttando al massimo ogni centimetro di spazio e luce, si coltivano microgreen su canaline e si cercano soluzioni per ottimizzare le risorse disponibili. "Si tratta di superare i limiti per garantire che nulla vada sprecato", afferma l'amministratore delegato Zac Chatterton.
Specializzata in colture che gli chef non possono facilmente reperire altrove, come Speckled Trout Lettuce, Flower Cos e rucola selvatica, Fifth Harvest è diventato un fornitore di riferimento per i ristoranti più rinomati di Melbourne. Le loro varietà sono sviluppate per superare i limiti climatici e stagionali locali, garantendo agli chef la possibilità di innovare in cucina con ingredienti freschi, costanti e disponibili per tutto l'anno.
Basilico della Fifth Harvest
Partnership all'Australian Open
Gennaio ha segnato un traguardo importante per Fifth Harvest: il loro basilico è stato protagonista all'Australian Open. Grazie alla collaborazione con D.O.C. Gastronomia Italiana, i suoi prodotti sono stati utilizzati per guarnire oltre 80.000 pizze, servite a tifosi di tennis provenienti da tutto il mondo. "Sono momenti come questo che ci spingono a fare quello che facciamo", afferma Marco. "Vedere i nostri prodotti apprezzati su un palcoscenico così importante è straordinario".
Sebbene il loro obiettivo principale rimanga quello delle relazioni B2B, stanno anche guardando al mercato retail come potenziale opportunità di crescita. "Il commercio al dettaglio ha un potenziale enorme, ma richiede un'attenta pianificazione per bilanciare scala e sostenibilità", afferma Brook Kennedy, direttore operativo.
"Che si tratti dei piatti di D.O.C Gastronomia Italiana, Bar Margaux, Entrecôte, Antara o Tipo 00, i prodotti della Fifth Harvest non sono solo freschi, ma coltivati con uno scopo preciso. Il nostro obiettivo è sempre stato la qualità, la coerenza e l'ascolto degli chef con cui lavoriamo", sottolinea Marco. "Questo è ciò che ci rende diversi e che ci fa continuare a crescere".
La prima azienda di Fifth Harvest ha raggiunto la piena capacità, e con la domanda in continuo aumento, il team si sta preparando per il prossimo grande step. "Questa fase successiva riguarda la crescita, non solo nostra, ma dell'intero sistema alimentare", afferma Chatterton. "Stiamo dimostrando che sostenibilità e redditività possono andare di pari passo e siamo alla ricerca di investitori che ci aiutino a trasformare questa visione in realtà".
Per maggiori informazioni:
Fifth Harvest
Martina Gritti, responsabile marketing
[email protected]
www.fifthharvest.com