La Dop economy italiana, malgrado le varie criticità del sistema produttivo agricolo e dei mercati, si mostra in buona salute. I dati del XXII Rapporto Ismea-Qualivita descrivono un settore da 20,2 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2023 (+0,2% su base annua), per una crescita del +52% in dieci anni e un contributo del 19% al fatturato complessivo dell'agroalimentare italiano.
Trend in crescita per il terzo anno di fila per la Dop economy italiana del settore agroalimentare, che nel 2023 raggiunge un valore alla produzione di 9,17 miliardi di euro per una crescita del +3,5% in un anno e del +44% dal 2013. Dati che confermano il record del settore dei prodotti DOP IGP STG anche sul fronte del valore al consumo, che sfiora i 18 miliardi di euro nel 2023 per una crescita del +3,6% rispetto al 2022. Il comparto italiano dei prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica conta 585.543 occupati che afferiscono a 87.212 operatori in tutto il Paese, organizzati in 182 Consorzi di tutela autorizzati dal Masaf e seguiti dall'attività di 42 Organismi di controllo.
Gli ortofrutticoli mostrano nel complesso un calo del 2% con 379 milioni di euro di valore alla produzione: recuperano le mele dopo un biennio in flessione (+6%) e crescono agrumi (+22%), ortaggi (+2%) e patate (+14%), mentre calano frutta in guscio (-24%), frutta estiva (-26%) e pomodori (-9%).
La categoria ortofrutticoli e cereali conta 126 denominazioni DOP IGP e rappresenta il 4,1% del valore alla produzione del comparto delle Indicazioni Geografiche agroalimentari e il 3,3% del suo export. Dopo i buoni risultati del 2022 si registra una contrazione del 2,7% della quantità certificata - in parte riconducibile agli eventi meteo che hanno colpito alcune aree del Paese - con una flessione più lieve in termini di valore.
Il valore alla produzione è in calo soprattutto per le categorie della frutta estiva (-26% e un totale di 33 milioni di euro), della frutta in guscio (-24%, 43 milioni di euro) e per i pomodori (-9%, 22 milioni di euro). In controtendenza si registra un incremento per agrumi (+22%, 51 milioni di euro), patate (+14%, 13 milioni di euro) e mele (+6%, 157 milioni di euro).
Solo per portare alcuni esempi, in base all'Indagine Ismea-Qualivita, nel 2023:
- la produzione certificata per la Mela Alto Adige IGP è stata di 161.112 tonnellate (-19,2% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 81 milioni di euro (+1% rispetto al 2022);
- la produzione certificata per la Mela Val di Non DOP è stata di 125.670 tonnellate (-17,0% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 63 milioni di euro (+15,3% rispetto al 2022);
- la produzione certificata per la Nocciola del Piemonte IGP è stata di 10.676 tonnellate (-8,5% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 36 milioni di euro (-26,4% rispetto al 2022);
- la produzione certificata per l'Arancia Rossa di Sicilia IGP è stata di 26.791 tonnellate (-4,2% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 17 milioni di euro (+13,2% rispetto al 2022);
- la produzione certificata per il Pomodoro di Pachino IGP è stata di 8.468 tonnellate (+3,7% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 13 milioni di euro (-1,2% rispetto al 2022);
- la produzione certificata per la Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP è stata di 17.966 tonnellate (-10,8% rispetto al 2022) per un valore alla produzione di 11 milioni di euro (+7,1% rispetto al 2022).
Per maggiori informazioni:
www.ismea.it