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Teresa Diomede, titolare Racemus e socia/responsabile ufficio commerciale zonale 1 dell'Op APOC

"È di nuovo 'riscoperta' del consumo di uve tradizionali"

"Lo scorso anno, durante la fiera madrilena Fruit Attraction, mi domandavo se il settore uva da tavola dovesse considerare l'annata come un'eccezione (cfr. FreshPlaza del 6/10/2023) per via della 'riscoperta' del consumo di uve tradizionali, a fronte della più limitata produzione generale. Oggi posso dire che non si trattava di un caso isolato: anche quest'anno, se il consumatore trova uve da tavola con seme sui banchi dei supermercati le acquista, e a prezzi medio-alti". Così riferisce Teresa Diomede, titolare dell'azienda agricola Racemus, nonché socia e responsabile dell'ufficio commerciale zonale 1 dell'Organizzazione di produttori APOC.

Senza timore di smentita, Diomede sostiene: "Le uve tradizionali, in primis la varietà Italia, stanno trovando nuovamente la loro destinazione sui mercati italiani e internazionali, a prezzi pressoché in linea con quelli dello scorso anno. L'interesse è vivo, in realtà, per tutte le tipologie di uva".

L'imprenditrice sottolinea però che è impensabile che tutti ritornino solo ed esclusivamente a coltivare e vendere le varietà con seme, in quanto anche quelle senza semi continuano a registrare ampio consumo. "Per chi caparbiamente sta proseguendo a coltivare uve tradizionali, al momento le soddisfazioni ci sono".

L'azienda Racemus, specializzata in uve rosse con e senza semi, ha iniziato la campagna viticola con un anticipo di circa 20 giorni rispetto alle date consuete di raccolta. "Abbiamo iniziato con le cultivar Crimson e Red Globe, e dieci giorni fa con la varietà Italia. Sia sulle uve senza semi sia su quelle con seme, registriamo una flessione della produzione rispetto allo scorso anno. In particolare per la Red Globe, ma anche per la varietà Italia, notiamo la mancanza di peso specifico per grappolo. Ciò crea timore tra noi produttori, in quanto molte spese che sosteniamo sono a ettaro: i grappoli 'più leggeri' mettono in guardia quindi dal proporre la merce e dall'accettare eventuali prezzi bassi offerti".

Come altri operatori, Diomede ipotizza una campagna molto breve. "Se nel sud barese, in Puglia, il meteo dovesse continuare a essere siccitoso e caldo e i mercati dovessero mantenere l'interesse attuale, potremmo registrare la stagione più breve della storia. Purtroppo o per fortuna è difficile dirlo".

Inoltre, il cambiamento climatico sta spingendo sempre più le uve pugliesi ad anticipare i loro tempi di raccolta, andando a sovrapporsi alla campagna del prodotto siciliano. "Quest'anno ne abbiamo avuto una dimostrazione esaustiva, in quanto i tempi sono coincisi più che in altre annate, creando situazioni commerciali poco favorevoli a entrambe le origini", spiega Diomede.

Riguardo alle notizie dei furti nelle campagne, l'imprenditrice sostiene che si tratta di un fenomeno purtroppo all'ordine del giorno. "Non c'è stagione viticola senza furti. Stanno aumentando di volta in volta e non si tratta solo di rubare grappoli di uva, oppure ferro o rame, ad esempio, ma anche di danneggiare pozzi artesiani e strutture in campo. È una lotta continua che cerchiamo di gestire, grazie ai consorzi di vigilanza e unendo le forze tra produttori. In realtà, vorremmo vivere il momento della vendemmia come una gioia e non 'pattugliando' i nostri grappoli pre-raccolta".

Diomede sottolinea infine almeno altri due problemi che sembrano creare preoccupazione: "Il parrocchetto monaco, goloso di uva oltre che di mandorle, e i cinghiali che invece rappresentano un pericolo per coloro che lavorano nei campi".

Per maggiori informazioni:
Teresa Diomede
Azienda Agricola Racemus
Viale del Commercio Lotto 17/19
70018 Rutigliano (BA) - Italy
+39 084761325
[email protected]
www.racemus.com

APOC
Via R. Wagner K1 (P.co Arbostella)
84131 Salerno - Italy
+39 (0)89 331758
www.apocsalerno.it