Il pomodoro non è solo una coltura, ma anche il simbolo del made in Italy, considerato che il nostro Paese produce, a livello globale, circa il 15% del pomodoro destinato alla trasformazione. L'Italia, per capacità produttiva, occupa il terzo posto dietro a Cina e Stati Uniti. Negli ultimi anni il comparto del pomodoro, così come altre specie, sta affrontando sfide complesse derivanti dai cambiamenti climatici in atto, tra scarsità di piogge e temperature estive elevate, che minano le rese creando problemi all'allegagione delle bacche.
La Torrente è una delle più grandi industrie conserviere del Sud Italia, il cui marchio identifica un'ampia gamma di trasformati di pomodoro 100% italiano, ottenuti sia da agricoltura biologica che convenzionale. Sono circa 80 le referenze di pomodoro, proposte in varie lavorazioni e formati, tra pomodorini interi, pelati, passata e a filetti, sughi pronti nei gusti della tradizione mediterranea, e una linea premium dedicata agli specializzati di alta gamma. Tali referenze sono ottenute attraverso la trasformazione di oltre 10 varietà di pomodoro, tra cui il rosso lungo e tondo, i pomodorini gialli, San Marzano dell'agro sarnese-nocerino, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, il corbarino, i pomodorini di collina.
"La campagna del pomodoro da industria è partita con un certo anticipo; da nord a sud Italia procede bene in termini di volumi e qualità della materia prima. Concluderemo verosimilmente le operazioni di trasformazione entro settembre, a differenza degli ultimi due anni caratterizzati da una campagna che si è protratta con le lavorazioni fino a ottobre. Con la parte agricola naturalmente onoreremo i contratti stipulati - applicando le quotazioni previste dall'accordo quadro - e rispettando, al tempo stesso, i volumi trasformati previsti nella programmazione aziendale".
Dalle salse ai sughi, alle zuppe alle pizze, Pomolà è la base perfetta per tutte le creazioni culinarie dei consumatori più esigenti. Naturale, senza coloranti e conservanti, è lavorata con succo di pomodoro italiano fresco al 100% che ricorda in ogni piatto i sapori di un passato ancora presente. Si può acquistare in supermercato o nello shop online in modo da riceverla comodamente a casa tua!
"In virtù della campagna anticipata, comincia a scarseggiare la banda stagnata con cui si realizzano i barattoli. Più in generale, i costi di produzione tendono a salire a fronte di prezzi del prodotto finito che di fatto sono stabili o tendono al ribasso. La nota positiva è che i nostri produttori in Puglia - nonostante la risorsa idrica da metà del mese di agosto non venga più erogata alle aziende agricole dell'alto Tavoliere delle Puglie - riusciranno a irrigare i terreni e mettere in sicurezza le produzioni, grazie ai pozzi e agli invasi preventivamente predisposti".
La Torrente realizza l'85% del suo fatturato sul mercato italiano; per quanto riguarda l'export, il marchio è presente in Spagna, Regno Unito, Belgio, Svezia, Stati Uniti, Canada, Giappone e India. L'azienda è dotata delle certificazioni più accreditate a livello internazionale e dispone di uno stabilimento di 15.000 metri quadri, 4 linee di produzione e due stabilimenti per lo stoccaggio dei prodotti di circa 80.000 metri quadri. Tra i progetti in fase di realizzazione entro il 2024, c'è l'inaugurazione del nuovo stabilimento di 34mila mq, di cui 16mila mq coperti. L'obiettivo è potenziare la capacità produttiva, con volumi che si attestano oltre le centomila tonnellate di pomodoro trasformato.
Per maggiori informazioni
La Torrente Srl
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