La stagione delle carote egiziane è appena iniziata e quest'anno il raccolto continua a crescere in termini di produzione e volumi d’esportazione, secondo Mohamed Ahmed, rappresentante commerciale dell'azienda di coltivazione Al Jabali.
Mohamed afferma: "La stagione è iniziata bene, a metà dicembre. La produzione quest'anno è eccellente, perché non abbiamo registrato malattie causate ad esempio dai nematodi, che rappresentano la principale preoccupazione nel settore delle carote. L’ortaggio viene prodotto in Egitto sui terreni sabbiosi del deserto, che contribuiscono alla riduzione delle malattie e a rese elevate che arrivano fino a 30 tonnellate per feddan [1 feddan = 0,42 ha]".
Nonostante la produzione di qualche anno fa di quasi 300mila tonnellate, le carote egiziane hanno catturato l’interesse degli importatori solo di recente, con la crisi dei costi energetici. Mohamed afferma: "La situazione economica globale ha avuto un forte impatto sulla mappa della produzione e del commercio delle carote. Molti Paesi, dove era diventato troppo costoso produrre e mantenere le scorte di carote, hanno scoperto un'offerta egiziana di ottima qualità, nelle varietà più ricercate e ad un prezzo molto buono. Di conseguenza, in Egitto, la superficie dedicata alle carote aumenta ogni anno e vasti terreni nel deserto egiziano sono stati bonificati a questo scopo".
"Le varietà più prodotte sono quelle cosiddette francesi o olandesi, come Fire Wedge, Maestro, Suprano, Presto, Nanco e Jerada. I calibri vanno da 1,5 a 6 cm. Grazie all'utilizzo di terreni sabbiosi, produciamo carote che sono resistenti, meno suscettibili alla muffa e molto più facili da lavare", aggiunge l'esportatore.
L'industria egiziana delle carote ha risposto all'impennata della domanda investendo ulteriormente nella logistica, come spiega Mohamed. "Siamo molto attenti alla movimentazione e allo stoccaggio delle carote, considerata la loro delicatezza. Non appena raccolte e prima di essere stoccate nelle celle refrigerate, le carote devono subire uno shock termico nel minor tempo possibile, utilizzando linee di hydrocooling. Noi della Al Jabali siamo tra i leader del settore in Egitto, con una linea di produzione, hydrocooling, calibratura e stoccaggio che raggiunge le 5 tonnellate all'ora e più di 1.000 feddan di superficie coltivata".
Secondo Mohamed, la domanda di carote egiziane arriva soprattutto dall'Europa, dove l'aumento dei costi energetici dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, ha svantaggiato la produzione europea. "Nello specifico, il Regno Unito è il nostro più grande mercato europeo, seguito dalla Russia e, in misura minore, dai Paesi africani e da quelli del Golfo".
L'emergere dell'Egitto sul mercato delle carote è dovuto soprattutto ai costi di produzione molto più bassi rispetto alla concorrenza. Aggiunge Mohamed: "Competiamo con Australia, Turchia, Spagna e Israele, ma i nostri prezzi sono imbattibili, con differenze fino al 35% in meno rispetto alla concorrenza. Beneficiamo inoltre di una lunga stagione che va da dicembre a giugno, e fino ad agosto con gli ultimi volumi surgelati".
Per maggiori informazioni:
Mohamed Ahmed
Al Jabali (Sakkara Group)
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