L’industria bananicola dell’Ecuador continua con la raccolta, la produzione, il trasporto e l’esportazione nonostante lo stato di emergenza dichiarato all’inizio della scorsa settimana, in seguito all’evasione di un leader di una banda criminale che ha provocato un’esplosione di violenza in diverse aree per tutta la settimana.
(A sinistra) Il Presidente dell'Ecuador Daniel Noboa Azin con i leader militari. Foto: General Secretariat of Communication of the Presidency.
Secondo Richard Salazar, direttore esecutivo dell’Associazione per il marketing e l’esportazione delle banane dell’Ecuador (Acorbanec), "la situazione nel Paese sta tornando alla normalità e l’esercito sta riprendendo il controllo del Paese. La produzione e l'esportazione di banane sono regolari, le strade sono accessibili, così come funzionano normalmente i porti e le compagnie di navigazione. A partire da oggi credo che il Paese cambierà in meglio, grazie ai cambiamenti che verranno apportati alla Costituzione e alle leggi per inasprire le pene per i trafficanti di droga e i terroristi".
Dopo l'evasione, nel Paese sudamericano è scoppiato un improvviso conflitto armato interno che mercoledì ha avuto delle conseguenze su alcuni produttori di banane. Lunedì notte (8 gennaio) in Ecuador è stato proclamato lo stato di emergenza per 60 giorni a seguito della fuga dalla prigione di un noto capo di una banda di criminali. Da allora, in tutto il Paese sono stati segnalati eventi allarmanti, come l’irruzione di uomini armati mascherati nel canale televisivo pubblico dell’Ecuador e altri violenti scontri.
José Antonio Hidalgo, direttore esecutivo dell'Associazione degli esportatori di banane dell'Ecuador (AEBE), afferma che le interruzioni nel loro settore sono state minime. "Il Presidente ha dichiarato lo stato di emergenza perché era necessario affrontare i diversi gruppi irregolari presenti nel nostro Paese. L'attività di produzione bananicola è andata avanti come al solito. Alcune persone non sono andate al lavoro ma le attività continuano normalmente. C’è movimento di camion, i porti funzionano. Le autorità hanno pianificato un protocollo di sicurezza sulle autostrade principali e all’interno dei porti. Ci stiamo coordinando con le autorità".
Un importante operatore del settore delle banane dell’Ecuador ha affermato che l'industria bananicola è cruciale per il Paese, ma non è stata particolarmente colpita dagli eventi: "La catena di approvvigionamento delle banane non si è mai fermata, a parte mercoledì, ma presumo che il 20% delle attività degli impianti di imballaggio programmati per quel giorno, siano stati riprogrammati per il successivo. Ricordatevi che in Ecuador non esiste un mercato per il commercio delle banane, quindi qualsiasi banda di criminali che ruba un grosso camion non otterrà da questo alcun valore commerciale, a differenza dei gamberetti, del cacao o di altri prodotti, industrie che ieri si sono fermate perché non avevano garanzie di sicurezza".
La Presidenza del governo nazionale dell'Ecuador ha confermato in un comunicato che, attraverso diverse operazioni militari e di polizia, sono stati arrestati i prigionieri evasi e si sta ristabilendo l'ordine in tutto il Paese. Ciò consente all'industria delle banane di continuare le attività, mentre la polizia e l’esercito sorvegliano le principali autostrade e le infrastrutture portuali.
Per maggiori informazioni:
Richard Salazar
Acorbanec
+593 42136348
[email protected]
www.acorbanec.com
Jose Antonio Hidalgo
AEBE
+593 96 402 9141
[email protected]
www.aebe.com.ec