Continuano le tensioni nel Mar Rosso. Dopo diversi attacchi a navi portacontainer, alcuni vettori hanno deciso di non utilizzare il Canale di Suez, dirottando invece le loro navi attraverso il Sudafrica e il Capo di Buona Speranza, allungando così il tempo di transito di due settimane. Le conseguenze sono l'aumento dei prezzi e le interruzioni della catena di fornitura, ad esempio per gli avocado, che potrebbe registrare carenze, una tendenza "altamente speculativa" con conseguente impennata dei prezzi.
E il Kenya e la Tanzania?
Mentre Spagna, Marocco, Portogallo e Israele stanno riducendo le loro forniture nel tentativo di estendere il più possibile le loro campagne, si cerca di rivolgersi ad altre origini come Kenya e Tanzania per colmare il divario. Il problema? "Le spedizioni di container di avocado per queste due origini sono attualmente ferme", spiega François Bellivier, direttore dello sviluppo di Capexo.
Origini alternative?
"Cercheremo di trovare delle alternative. Possiamo rivolgerci ai prodotti messicani? È improbabile, perché la maggior parte degli avocado messicani dovrebbe partire per il mercato statunitense in tempo per il Super Bowl (11 febbraio). Inoltre, la situazione intorno al Canale di Panama potrebbe ostacolare questo scenario. La siccità ha ridotto i livelli d'acqua nel bacino idrografico, costringendo a una forte riduzione della quantità e del volume delle spedizioni".
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