L'agricoltura, settore preminente nel consumo globale di acqua, si assume la responsabilità di trovare soluzioni sempre più efficaci per il risparmio idrico. Anche una minima contrazione del consumo idrico in agricoltura contribuisce a un enorme risparmio di acqua a livello mondiale. Se questo vale in altri Paesi del mondo e in altre regioni d'Italia, a livello regionale siciliano la complessità aumenta per via delle condizioni semi-aride del territorio e della sua disomogeneità orografica.
Gli agricoltori, dunque, si trovano ad affrontare la sfida di adattarsi a una cronica scarsità d'acqua, destinata a intensificarsi con il cambiamento climatico. Parallelamente, sperimentano un aumento nella domanda di irrigazione, a causa del cambiamento climatico: ciò comporta minori risorse a disposizione.
In risposta a questa complessa dinamica, i progetti Acqua 1, Acqua 2 e Clima, mirano a promuovere un utilizzo sostenibile delle sorgenti idriche, tramite l'implementazione di nuove tecnologie. L'utilizzo di droni per monitorare lo stato stress idrico delle piante e di centraline meteo per fornire indicazioni precise su quando e quanto irrigare, rappresentano strategie avanzate. Queste pratiche, adottate in modo diffuso, si configureranno come adattamenti virtuosi al cambiamento climatico, riducendo significativamente il consumo idrico.
La tematica è stata affrontata nei giorni scorsi nel corso di un incontro dal titolo "Uso consapevole dell'acqua: Agricoltura 4.0". L'appuntamento rientra nelle attività del "Progetto C.L.I.M.A.: cambiamento, lungimiranza, impatto, mentalità, ambiente", promosso dal Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia e dall'Alta Scuola di Formazione ARCES, con il supporto di The Coca-Cola Foundation.
Sopra: tra i momenti salienti, le dimostrazioni sull'utilizzo dei droni per il monitoraggio ad alta risoluzione dello stress idrico e sull'impiego del WebGIS, una piattaforma creata nell'ambito del progetto A.C.Q.U.A, sempre nell'ambito delle iniziative supportate da The Coca-Cola Foundation.
Federica Argentati, presidente del Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia, ha commentato l'incontro dichiarando: "Già da anni, il Distretto si occupa dell'uso consapevole dell'acqua attraverso diverse azioni e attività tra le quali l'installazione di stazioni meteorologiche e l'uso di droni con i progetti Acqua 1 e Acqua2. Questa iniziativa ci vede ancora impegnati su questo importante fronte che, oggi più di ieri, rappresenta una vera propria sfida per l'agricoltore moderno, costretto a confrontarsi con problematiche di necessario risparmio idrico. Se si pensa che, nei primi quattro mesi del 2023, è stato registrato complessivamente un deficit di precipitazioni rispetto all'ultimo decennio di circa 150 millimetri, che si aggiunge al deficit di quasi 600 millimetri accumulato lo scorso anno, e a una situazione che si è ulteriormente aggravata nell'ultimo periodo, ci si rende conto che è indispensabile affrontare con determinazione la realtà della siccità che sta colpendo duramente il nostro territorio. La mancanza di piogge, unita al deficit idrico accumulato negli ultimi periodi, sta generando una crisi senza precedenti per gli agricoltori. Questi eventi dimostrano l'impegno concreto del Distretto per rafforzare la consapevolezza degli imprenditori della filiera su queste sfide, promuovendo al contempo la sostenibilità e la valorizzazione della produzione agrumicola siciliana".