Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
Juan Manuel Andújar, La Unión:

"Oggi il settore agricolo di Almeria è uno dei pochi redditizi nell'Unione europea"

Considerate le aste che svolge nella provincia di Almeria e l’attività di commercializzazione, in ogni campagna, La Unión fornisce supporto commerciale a circa 3.000 produttori, movimentando una media annua di circa 350mila tonnellate di frutta e verdura.

"L'anno scorso abbiamo aumentato il nostro fatturato e triplicato il nostro EBITDA (margine operativo lordo) rispetto all'anno precedente", ha affermato Juan Manuel Andújar osservando il flusso di acquirenti e produttori agricoli che sono venuti in mattinata all'asta di El Ejido. "L'asta è il modello di marketing che si è sviluppato ad Almeria e che oggi rappresenta ancora il 30% del nostro fatturato. La nostra asta di El Ejido, infatti, è una delle più grandi della zona in termini di volumi e quella che fissa i prezzi nella provincia per la nostra specialità principale, i cetrioli, di cui movimentiamo 220mila tonnellate all'anno".

"Oggi il settore agricolo di Almeria è uno dei pochi redditizi nell'Unione europea. Per ogni litro d'acqua e metro quadrato di terreno, la resa produttiva è massima e i produttori possono guadagnarsi da vivere grazie alla redditività delle loro aziende agricole. Ma è anche vero che i costi sono aumentati e i finanziamenti rappresentano una delle maggiori sfide che le aziende di Almeria devono affrontare, essendo passati dallo 0 a quasi il 6% in un solo anno. Tuttavia, nel resto d'Europa, se non fosse per i sussidi della PAC, sarebbe impossibile guadagnarsi da vivere con questa attività". E tutto questo senza trascurare la sostenibilità.

"Il settore di Almeria lavora da due decenni allo sviluppo nelle sue serre di un'efficiente rete trofica per il controllo dei parassiti, cosa che siamo riusciti a realizzare e, nel prossimo futuro, speriamo di affrontare anche il problema dei rifiuti di plastica nella provincia".

"Già da anni ricicliamo il 100% della plastica delle coperture delle serre, ma ci sono alcune plastiche, come quella per la pavimentazione, che sono più difficili da lavorare perché comportano una maggiore usura dei macchinari. Pertanto, per realizzare la maggior parte di questi materiali, un'azienda ha sviluppato un processo per trasformare le plastiche di ogni tipo in idrocarburi, che potrebbero essere disponibili a medio termine".

"Questa tecnologia è in grado di trasformare la plastica in tecnologia diesel o benzina per il 73-74%, un altro 20% in gas naturale, e il 5-6% del materiale risultante può essere utilizzato per l'isolamento delle abitazioni o per il riempimento dei sedili delle auto, fra gli altri. La cosa più incredibile è che basterebbe un impianto di 20.000 metri quadrati per riciclare tutta la plastica prodotta ad Almeria".

"Il problema non è la plastica, che è anzi proprio ciò che ci ha permesso di arrivare fin qui. Il problema è la sua gestione e, se Almeria riuscirà a ottimizzarla e ad adeguarla ai tempi, potremmo anche fare anche di più".

"Il Marocco non ha rispettato i suoi impegni nei programmi sui pomodori a causa del virus"
Nel frattempo la campagna continua. "Per i cetrioli, il nostro prodotto più importante, stiamo affrontando una campagna anomala, dal momento che i volumi non riescono a decollare da luglio, soprattutto a causa delle temperature anomale che stiamo registrando, anche adesso che la nostra produzione è al suo picco".

"Per quanto riguarda le melanzane, la campagna va avanti molto lentamente, con prezzi accettabili ma non ottimi, e con calibri che prevediamo si ridurranno nelle prossime settimane, a causa dell'arrivo del freddo".

"I peperoni sono come sempre stabili. Il peperone quadrato rosso è quello con il valore più alto, intorno a 1,30 euro/kg. Buoni anche i prezzi dei pomodori, anche se tutti noi produttori stiamo affrontando i problemi causati dal ToBRFV, anche quando non siamo stati direttamente colpiti. Infatti, siamo costretti a irrobustire continuamente le piante, e questo oltre ad aumentare i nostri costi, fa diminuire la produttività, poiché piante più forti implicano internodi più lunghi, e quindi una minore produzione", ha affermato Juan Manuel.

E il ToBRFV, sempre più presente, non è una facile da combattere. "Dobbiamo tener presente quello che è successo quest'anno al settore del pomodoro in Marocco. Hanno stipulato molti contratti con il Regno Unito con volumi e prezzi fissi e, alla fine, non sono stati in grado di rispettare i loro impegni a causa dei virus che hanno colpito le piantagioni, in primis il ToBRFV".

Per maggiori informazioni:
La Unión
Pol. Industrial La Redonda, N-340, Km 144
04700 El Ejido. Almeria. Spagna
+34 950580800
launioncorp.com

Data di pubblicazione: