Con l'avvicinarsi dell'inverno, e soprattutto del Natale, la richiesta di indivia belga aumenta in Belgio. Rimane da vedere se quest'anno sarà nuovamente disponibile per tutti. La pioggia incessante sta creando delle tensioni sul mercato.
"Il periodo che precede il Natale è quello più importante per molti ortaggi invernali, e per l’indivia belga in particolare, ma non c'è continuità. Mentre alcuni continuano a lavorare con le vecchie radici, altri sono già passati a quelle nuove. Penso che a dicembre ci potrebbero essere problemi di offerta", ha affermato Charles Cattoir della Primalof.
Il problema più grande sembra essere rappresentato dalle forti piogge in molte aree di coltivazione del Belgio. "È molto umido. Alcune radici sono state estirpate ma penso che non siamo ancora al 20%, mentre dovremmo essere al 40-60% della raccolta. Inoltre, molti coltivatori stanno lavorando con varietà differenti, ma la maggior parte delle varietà precoci sono ancora nel terreno. La conseguenza è che i coltivatori iniziano a sperimentare delle varietà che in realtà non sono adatte alla produzione nei mesi di novembre e dicembre, pur di non fermarsi".
Per quanto riguarda la raccolta, Benny Cuypers della BelOrta, è un po' più ottimista, ma anche secondo lui, il meteo giocherà un ruolo chiave. "Secondo le mie stime, in questo momento abbiamo raccolto tra il 25 e il 35%, al massimo il 40%. Dipende dal coltivatore, ma avremmo davvero bisogno di un periodo di siccità. Non siamo ancora in preda al panico, ma i coltivatori continuano ad approfittare del poco tempo disponibile tra una pioggia e l'altra per estirpare le radici dal terreno. Abbiamo ancora un po' di tempo, ma nelle prossime settimane avremmo bisogno di una persistente situazione di siccità. Se dovessero iniziare le gelate, la situazione potrebbe diventare catastrofica, e allora avremmo problemi seri".
Forte squilibrio
Secondo Charles, "il fattore determinante è il meteo nelle prossime quattro settimane. Penso che non sia realistico pensare che tutto sia pronto per la raccolta. Alcune aree, come le Fiandre occidentali o alcune zone della Francia, sono state molto colpite. Seguiamo quotidianamente le previsioni del tempo e approfittiamo delle belle giornate per lavorare. L'umidità causerà solo ritardi per ora, ma la stagione era già iniziata con alcuni problemi. A causa della semina tardiva, si è piantato molto meno in percentuale, quindi c'erano già meno radici nel terreno. In circostanze normali si sarebbe verificata una leggera carenza e sarebbe stato difficile soddisfare le esigenze del mercato ma, in questa situazione, ci sarà uno squilibrio ancora più forte".
Inoltre, i campi allagati rappresentano un problema dal punto di vista della qualità. "L’indivia belga rimasta per settimane in terreni molto umidi, è suscettibile alle malattie". Benny concorda. "Potrebbe essere troppo presto per parlare di carenze, ma stiamo già assistendo al passaggio dalle vecchie alle nuove radici, e il processo non è facile. Alcuni continueranno a lavorare a lungo con le vecchie radici, con la difficoltà di ottenere la qualità richiesta. Inoltre, a causa delle condizioni meteo, anche le nuove radici non danno la produzione desiderata. Il volume sul mercato non è abbondante e, al momento, questo si riflette nei prezzi".
Periodo natalizio
I prezzi stanno salendo alle stelle. Nelle aste belghe si sono avvicinati ai 3 euro. "È inevitabile", ha detto Charles. "L'aumento dei costi di produzione dell’indivia belga deve riflettersi nei prezzi di vendita, che però sono già piuttosto elevati. Sono rimasti troppo bassi per molto tempo, mentre i nostri costi sono aumentati in modo esponenziale dopo la crisi. Ora si ottengono volumi decisamente inferiori e i prezzi alti potrebbero scoraggiare il commercio. Anche il consumatore ne avrà percezione nel negozio ma, in generale, non credo sia sbagliato pagare di più per un prodotto molto laborioso come l’indivia belga".Tuttavia, Benny non nota ancora delle ripercussioni sulla domanda. "Sembra che i prezzi elevati non abbiano ancora delle conseguenze sugli scaffali dei negozi. Bisognerà aspettare e vedere come andranno le cose. Ora siamo nel periodo in cui l’indivia belga è tradizionalmente molto richiesta. L'inizio dell'autunno e l’avvicinarsi dell'inverno è il periodo per eccellenza per acquistare l’indivia belga, e infatti ci sono molte promozioni. I prezzi quindi sono molto alti e mi aspetto che continui così ancora per un po’ di tempo".
Tenere d’occhio la situazione
Anche nel 2024, il fattore determinate sarà il meteo. "Bisogna che smetta di piovere prima di Capodanno, o avremo un serio problema di produzione nel nuovo anno. Non c'è bisogno di farsi prendere dal panico, ma dovremo tenere d'occhio la situazione", ha detto Benny.
Charles concorda. "Poiché l’indivia belga è rimasta a lungo nel terreno umido, è suscettibile alle malattie. A lungo termine, inizieremo a vedere delle carenze e avremo periodi di inattività più lunghi. I coltivatori potrebbero ad esempio decidere di fermarsi già ad aprile e puntare sul nuovo raccolto, cosa che potrebbe causare problemi anche con i lavoratori stagionali. Prima di dicembre l'offerta è già molto incerta ma, nei mesi successivi, la situazione rimarrà estremamente precaria".
Per maggiori informazioni:
Charles Cattoir
Primalof
Leeg Bracht 23
9860 Balegem, Belgio
+32 (0)483 48 47 17
[email protected]
www.primalof.be
Benny Cuypers
BelOrta
Mechelsesteenweg 120
B-2860 Sint-Katelijne-Waver, Belgio
+32 (0)15 55 11 11
[email protected]
www.belorta.be