La situazione è più tranquilla per l'industria marocchina dell'avocado, dopo che la tempesta Bernard ha destato forti preoccupazioni. Abdelmoumen El Achkar, produttore di avocado e amministratore delegato di Ecomac, dichiara: "È stata più la paura che i danni. Abbiamo avuto qualche problema, ma non al punto da mettere a repentaglio la campagna".
Il coltivatore aggiunge: "I danni alla frutta sono in media del 10%, ovvero 6.000 tonnellate a livello nazionale. I frutti caduti sono principalmente gli avocado Hass di calibro grande. Questi frutti non sono più esportabili, ma alcuni sono ancora di buona qualità e potrebbero arrivare sul mercato locale. Abbiamo anche riscontrato alcune perdite di alberi, spezzati del tutto o in parte, o addirittura sradicati dalla tempesta. L'impatto sui costi e sui volumi rimane limitato, poiché si tratta principalmente di alberi giovani".
Vale la pena ricordare che la tempesta ha raggiunto il picco di intensità nella regione di Larache, roccaforte della produzione di avocado in Marocco, dove i venti hanno raggiunto una velocità di 106 chilometri orari.
Elachkar rassicura: "Nonostante le perdite, le nostre previsioni per la stagione rimangono molto ottimistiche. Siamo ancora sulla buona strada per raggiungere livelli storici di esportazione, grazie al forte balzo in avanti fatto nella produzione in questa stagione. La domanda rimane forte e la tempesta non ha sconvolto il mercato. Siamo in contatto con i nostri clienti e abbiamo assicurato loro la consegna degli ordini, senza alcuna cancellazione".
La perdita di volume farà salire i prezzi? El Achkar risponde: "L'offerta sul mercato in questo momento è abbondante, con spedizioni dalla Colombia e dal Messico. Il mercato è saturo di calibri dal 22 al 28, e i prezzi cominciano addirittura a diminuire. I prezzi per i calibri dal 12 al 20, che rappresentano il punto di forza dei coltivatori marocchini, rimangono molto buoni nonostante la tempesta e potrebbero aumentare con una ripresa della domanda. Anche sul mercato locale marocchino, i prezzi sono rimasti stabili".
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