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L’autunno tarda ad arrivare

Le temperature sono ancora alte, specie al Centro-sud, dove in questi giorni si raggiungono facilmente massime anche di 33-34°C.

Il caldo intenso non fa altro che influenzare i consumi e le preferenze degli acquirenti verso la frutta estiva, che però inizia a scarseggiare sui bancali dei supermercati, come ad esempio le angurie e le drupacee, poiché già interessate da una flessione delle rese causata dall'andamento climatico sfavorevole dei mesi scorsi.

Il meteo attuale, però, se da una parte tende a far prediligere ancora ortofrutta tipicamente estiva, dall'altra sta generando qualche preoccupazione tra gli agricoltori meridionali.

"Il caldo e la siccità stanno rallentando l'ingrossamento dei limoni - commenta un agrumicoltore - Al momento, i frutti hanno un calibro VI, rispetto a un normale IV. In fase di commercializzazione, il mercato richiede calibri II e III. Registriamo già un ritardo di circa 10 giorni sulla tabella di marcia, ma l'avvio della nuova stagione, in cui si prevede un calo produttivo del 30%, potrebbe ritrovarsi con volumi ancora inferiori se le temperature non dovessero tornare nella media o se le piogge dovessero continuare a scarseggiare. Le conseguenze sarebbero allora un accavallamento dell'offerta con altri areali italiani e stranieri e pezzature più piccole dei frutti".

Stato attuale dei frutticini

Per le altre specie di agrumi, la situazione non pare diversa. "Se pensiamo ad esempio alle clementine precoci, come Clemenruby, la campagna è quasi ai nastri di partenza, ma le piante sono in sofferenza - commenta poi l'agricoltore. In campo è come se fosse pieno luglio. Il perdurare di queste temperature estive ritarda lo sviluppo dei frutti, oltre a generare una possibile maturazione disomogenea, in quanto manca l’ideale sbalzo termico. Ci auguriamo che si registri un andamento climatico autunnale consono con il periodo stagionale, non solo per evitare effetti negativi sul fronte agronomico, ma anche conseguenze commerciale. Avere temperature miti in autunno sicuramente non stimola i consumi di agrumi”.