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Pomodoro da industria nel bacino del centro sud Italia

"Entro il 30 giugno dovranno essere chiusi tutti i contratti"

Dopo il mancato accordo sul prezzo per il pomodoro da industria nel bacino del centro sud Italia, è fisiologico chiedersi come si affronterà l'imminente campagna. Allo stato attuale, si sta procedendo con la sottoscrizione dei contratti.

"Entro il 30 giugno si dovranno chiudere i contratti. In questi giorni, infatti, si sta procedendo alla loro sottoscrizione - fa sapere
Giovanni De Angelis, direttore Anicav - Non avendo chiuso un accordo sul prezzo medio di riferimento, l'orientamento per le nostre aziende non può non essere riferito ai contratti già chiusi e all'accordo da noi sottoscritto con la parte agricola nel bacino del Nord. Resta la delusione di aver sprecato un'altra occasione! Ora l'attenzione è alla campagna, che dovrà ancora fare i conti con l'incognita del clima e, quindi, delle rese. Chiediamo una particolare attenzione alla raccolta del pomodoro, soprattutto nell'areale foggiano. Purtroppo negli ultimi anni il prodotto conferito alle industrie presenta un'abbondante frazione inerte - pietre e terriccio - che crea non poche difficoltà ai nostri impianti, oltre al dover sostenere elevatissimi costi di smaltimento. La filiera del pomodoro da industria merita un'attenzione particolare per la sua importanza e per il suo valore. Bisognerà lavorare, tutti insieme, a una maggiore coesione e a mettere in campo le giuste strategie a salvaguardia di una filiera da primato".

Proprio lo scorso 27 giugno 2023, ad Angri (Salerno), si è riunito l'OI del pomodoro da industria del bacino del centro sud Italia, ma il tema trattato non è stato il prezzo per l'imminente campagna.

"Quest'incontro è stato un momento per ricompattare il tavolo di lavoro, dopo il momento di frizione verificatosi a causa del mancato accordo sul prezzo - dichiara Luciano Simonetti, direttore di Apopa, nonché partecipante alla riunione con l'OI - E' emersa la necessità, sentita e condivisa, di concordare una nuova regolamentazione per la campagna 2024, per cui si ricorrerà all'erga omnes".

Ma, in questo scenario, cosa pensano gli imprenditori agricoli?
FreshPlaza ha raccolto il commento di Domenico Manna dell'azienda Agrimanna di Caivano (Napoli), con una programmazione annua di circa 100 ettari di pomodoro da industria. Egli afferma: "In questa fase stiamo firmando gli impegni di conferimento, ma ancora non è noto il prezzo. La campagna di quest'anno è un po' tardiva, a causa dell'andamento climatico instabile, e prevediamo di cominciare la raccolta a metà/fine luglio. Quello che mi sento di dire è che, sebbene l'accordo sia saltato, bisogna mantenere un certo equilibrio nei prezzi, in modo da poter garantire il reddito ai produttori per la campagna imminente, e al contempo di salvaguardare anche quelle future".