A causa, probabilmente, di una coincidenza, subito dopo la fine delle elezioni presidenziali in Turchia, vinte dal presidente in carica Recep Tayyip Erdogan, la valuta turca ha subito l'ennesimo crollo. Secondo gli analisti di EastFruit, questo avrà un enorme impatto sul commercio ortofrutticolo di un'intera area geografica: Asia centrale, Caucaso, Europa orientale, Medio Oriente e persino Unione europea.
Dalla fine delle elezioni il valore della Lira turca rispetto al dollaro americano è già diminuito del 14% e la tendenza al ribasso continua. È interessante notare che, esattamente due anni fa, 1 dollaro valeva 8,67 lire turche, mentre oggi vale già 23,37 lire. In due anni, quindi, la valuta turca si è già svalutata di 2,7 volte.
Il deprezzamento della valuta locale stimola sempre le esportazioni e limita fortemente le possibilità di importazione. Nei primi 4 mesi del 2023 le esportazioni ortofrutticole dalla Turchia sono aumentate del 10%, e questo in un periodo in cui il tasso di cambio era mantenuto a un livello stabile. Dopo la sua svalutazione, dovremmo aspettarci un nuovo ciclo di crescita del volume delle esportazioni di frutta e verdura fresca, nonché di frutta secca e noci di origine turca.
La Turchia è il più grande esportatore di frutta e verdura fresca della regione e il suo fatturato annuo dato dall'esportazione di ortofrutta supera i 6 miliardi di dollari l'anno. In Europa, solo i Paesi Bassi esportano più della Turchia. In Medio Oriente il concorrente più vicino alla Turchia può essere considerato il Marocco, che esporta quasi la metà dei prodotti turchi. Inoltre, il volume delle esportazioni di frutta e verdura dalla Turchia è doppio rispetto a quello dell'Egitto. Pertanto, senza dubbio, l'influenza del Paese sul commercio di verdura, frutta e noci nella regione è enorme.
Nel 2022 il volume delle esportazioni turche di frutta e verdura è leggermente diminuito, ma ciò è stato dovuto principalmente alla bassa resa della principale categoria di esportazione turca, ovvero le nocciole, e alla diminuzione del livello di domanda di frutta e verdura turca in Ucraina e Russia, causata dalla guerra. Nella maggior parte delle altre destinazioni, la Turchia ha comunque registrato un aumento delle esportazioni.
I prodotti turchi per i quali le esportazioni potrebbero aumentare notevolmente dopo la recente svalutazione sono: pomodori e cetrioli di serra, ciliegie, albicocche, pesche, nettarine, susine, frutta secca e angurie. Finora la Turchia ha vietato l'esportazione di cipolle e patate, ma se il divieto verrà revocato nei prossimi giorni, anche questi prodotti potranno essere esportati attivamente.
Per maggiori informazioni: east-fruit.com