Il clima totalmente imprevedibile sta condizionando un po' tutte le orticole, da nord a sud Italia. In provincia di Foggia, la coltivazione di asparagi convenzionali e bio, ma anche quella di pomodoro da industria e zucchine destinate al surgelato (entrambe in ritardo di 20 giorni) non registra un andamento diverso. Sul fronte commerciale, la situazione è più favorevole, ad esempio, per gli asparagi convenzionali, meno per quelli biologici.
"Per quanto riguarda l'asparago, i problemi legati al maltempo e alle piogge intense sono principalmente due - dichiara Giovanni Pasquariello, titolare dell'omonima azienda agricola Pasquariello Giovanni di Carapelle (FG) - Il primo è la raccolta a singhiozzo: oggi si entra nei campi, domani no; un giorno si utilizzano le agevolatrici, il giorno dopo si entra nei campi a piedi. Il secondo disagio, specie per le coltivazioni biologiche, è la gestione delle infestanti: mai abbiamo avuto tali prati all'inglese (con germinazione super veloce, intende il produttore, ndr) piuttosto che asparagiaia. Le erbe infestanti non si riescono a combattere completamente. Meteo permettendo, prima si usa la trincia e poi il pirodiserbo per rifinire il tutto, e questo lavoro si fa poche volte nell'arco della campagna. Con le piogge, è un continuo, ogni 10-15 giorni".
"I terreni dove coltiviamo i nostri asparagi, fortunatamente, drenano abbastanza. Quindi non registriamo problemi qualitativi o di fitopatie. Salvo casi estremi, dove l'alternanza diluvio-sole crea la presenza di ruggini - sottolinea il produttore - I quantitativi complessivi di asparagi dovrebbero essere in linea con lo scorso anno, perché se le temperature si manterranno su livelli stagionali, avremo ancora produzione per una decina di giorni".
L'andamento commerciale è risultato abbastanza soddisfacente per l'asparago convenzionale, meno per quello biologico. "Tutta la campagna del prodotto convenzionale, finora, è stata discreta, salvo una lieve flessione registrata a fine aprile-inizio maggio. Rispetto agli anni passati, però, questa diminuzione è stata anche più limitata. I volumi sono stati generalmente inferiori, a causa di estirpazioni o del clima variabile e incostante", spiega Pasquariello. "Sul bio abbiamo pagato lo scotto di essere al primo anno di commercializzazione: il nostro posizionamento, infatti, non è stato dei migliori. Ci siamo appoggiati a un noto marchio italiano e questo ci ha permesso per un po' di lavorare bene, ma non nel clou della campagna, purtroppo".
Per i suoi asparagi, l'azienda pugliese è orientata esclusivamente all'estero, in particolare Germania e Austria.
Pomodoro da industria e zucchine destinate al surgelato
Altri prodotti lavorati al momento dall'azienda sono pomodoro da industria e zucchine destinate al surgelato. "Con queste campagne siamo in ritardo di circa 20 giorni. Una volta piantate, è stato impossibile rientrare nei campi, a causa della pioggia. Vedremo cosa resterà. Essendo piante piccole, vengono attaccate meno dai patogeni e dalle malattie, ma il ristagno d'acqua potrebbe farle seccare. E' questo l'aspetto che ci preoccupa maggiormente, adesso", conclude Pasquariello.
Foto dell'articolo fornite da Giovanni Pasquariello
Per maggiori informazioni:
Giovanni Pasquariello
+39 328 9126249
Azienda Agricola Pasquariello Giovanni
C.da trionfo 1
71041 Carapelle (FG)
www.agricolapasquariello.it