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"Fragolà" di Kingfruit

Al via la raccolta della fragola di montagna

Da pochi giorni è iniziata la raccolta di Fragolà, il brand che identifica la fragola di montagna dell'azienda Kingfruit. Si tratta di un prodotto coltivato in quota (1200 metri slm in provincia di Verona) e in fuorisuolo, in grado di garantire costanza produttiva, e soprattutto qualitativa in termini di croccantezza della polpa, caratteristiche organolettiche e °Brix. "Senza dimenticare - sottolinea il CEO Massimo Ceradini - l'utilizzo di packaging riciclabile".

"La nostra montagna in provincia di Verona, la Lessinia, grazie a una notevole escursione termica tra il giorno e la notte, permette di produrre frutti dalla polpa soda e croccante, utilizzando sistemi di prevenzione delle malattie e insetti utili. La varietà utilizzata è la rifiorente Murano. Il Fragolà Park si inserisce in un contesto dalla forte connotazione turistico-ambientale, dove la nostra fragola ha trovato il suo habitat naturale".

La coltivazione fuori suolo è stata una scelta dettata prevalentemente dalla convinzione per uno sviluppo sostenibile e dalla volontà di ridurre gli sprechi.

"Questa tecnica di produzione ci ha permesso di ridurre l'utilizzo del suolo, ma soprattutto dei volumi d'acqua, con un risparmio medio annuo del 20%. Il tutto senza alcuna ripercussione sulla produttività delle piante e sulle caratteristiche peculiari del frutto. Infatti, la fragola di montagna presenta un maggior grado zuccherino rispetto a quella di pianura; inoltre, in questi lunghi anni abbiamo avuto sempre più riscontri positivi in merito alla sua prolungata shelf life".

Continua Ceradini: "La scelta della tipologia di fragola tardiva è uno dei nostri punti di forza, perché permette di offrire un prodotto fuori stagione, nel senso che il consumatore è convinto di non poter più trovare nel punto vendita fragole di alta qualità, e invece ciò viene reso possibile grazie al nostro prodotto".

La presenza nel parco Fragolà di una serra adibita alla ricerca e allo sviluppo non solo di nuove varietà, ma anche di sistemi per il recupero delle acque piovane, di smaltimento delle soluzioni nutritive percolate non assorbite dalle piante, al mantenimento del microclima all'interno delle stesse, fa ben capire che lo sguardo dell'azienda è sempre proiettato verso il futuro.

"L'obiettivo - conclude Ceradini - non è aumentare i quantitativi, bensì migliorare la qualità, prolungando la stagionalità: una fragola più sana, nutriente, sostenibile, proprio come la trasformazione da un sistema di produzione a ciclo aperto a un impianto a ciclo chiuso".

Per maggiori informazioni
Massimo Ceradini
Kingfruit
+39 045 8510268
info@ceradinigroup.com
www.ceradinigroup.com