Questa settimana, negli altopiani dell'Aragona, è iniziata la raccolta delle varietà tardive di ciliegie. "Prevediamo di produrre circa 1.000 tonnellate di ciliegie quest'anno. Abbiamo iniziato a raccogliere la varietà Santina tra il 5 e il 7 giugno. Si tratta di una nota varietà di metà stagione che ha un buon calibro e un livello zuccherino elevato perché viene coltivata in alta quota, tra gli 840 e i 1.050 metri s.l.m.", ha dichiarato Alberto Perez Millan, direttore della Mountain Cherry. "L'azienda si trova inoltre sul versante nord della montagna, quindi i frutti ricevono meno sole e, essendoci una maggiore escursione termica tra il giorno e la notte, le ciliegie sono più dure e hanno un maggiore grado zuccherino".
Trattandosi di una varietà tardiva, questo frutto non ha risentito degli eventi climatici avversi della tarda primavera. Nonostante ciò, una percentuale significativa della piantagione della Mountain Cherry è coperta da reti antigrandine. "Settanta dei 100 ettari coltivati a ciliegio sono protetti dalle reti, due delle quali colorate con la bandiera della Spagna, e quindi visibili dall'alto. La frutta che si trova sotto la rete antigrandine matura più lentamente rispetto alle ciliegie coltivate in pieno campo, con un ritardo di circa 10 giorni che però consente l’arrivo del frutto sul mercato quando la campagna delle ciliegie precoci è già terminata".
Alberto ha avviato la Mountain Cherry 16 anni fa e, da allora, le sue ciliegie sono commercializzate sia sul mercato nazionale che su quello d’esportazione. Sulla base dei dati del 2022, l'Aragona produce attualmente circa il 41% delle ciliegie spagnole e, a differenza di altre drupacee della regione, l'industria cerasicola ha continuato a estendere la sua superficie, coltivare nuove varietà e aumentare la propria professionalizzazione, anche dopo il veto russo, che è stato un momento di svolta per l'intero settore.
"La coltivazione delle ciliegie in Aragona è all’avanguardia, c'è una forte specializzazione e i produttori si avvalgono delle tecniche e degli sviluppi genetici più attuali", ha dichiarato Alberto.
"Poiché si tratta di ciliegie tardive, il frutto risultava ancora molto verde e le piogge ne hanno favorito lo sviluppo"
La tanto attesa campagna spagnola è iniziata diverse settimane fa con previsioni molto positive, ma le recenti piogge hanno avuto un impatto differente in base alle diverse zone di produzione. Purtroppo, dopo mesi di attesa del loro arrivo, le piogge di fine maggio in Estremadura hanno causato danni molto gravi ai raccolti, tanto che i sindaci del nord di Caceres hanno chiesto addirittura lo stato di calamità.
"Fortunatamente, nel nostro caso, le piogge sono state benefiche. Poiché le nostre ciliegie sono varietà più tardive, il frutto era ancora molto verde e l'acqua l’ha aiutato ad aumentare di peso, senza subire grossi problemi di spaccature. Infatti, stiamo già notando che, dopo le notizie in Estremadura, è aumentato l'interesse per le ciliegie di questa zona".
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