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Giovanni Raniolo: "Inspiegabile la mancanza di domanda".

Uva da tavola siciliana, calo produttivo del 30% per le precoci

Una stagione impegnativa, dal punto di vista climatico, per l'uva da tavola siciliana, influenzata pesantemente da un autunno 2022 connotato da temperature quasi estive. Si è verificata infatti una scarsa germogliazione, proprio a causa della mancanza delle necessarie ore di freddo. Anche l'estate 2022 era stata molto calda, rendendo le uve spesso non commerciabili. Quale sia la situazione attuale, lo abbiamo chiesto a Giovanni Raniolo, imprenditore noto agli addetti ai lavori.

Giovanni Raniolo

"Nonostante le talora avverse condizioni del tempo - ha dichiarato - siamo stati abbastanza fortunati nel segmento delle varietà precoci di uva. L'unico neo è la scarsa colorazione, meno brillante dal solito; un dettaglio che viene però facilmente compensato dall'ottimo grado Brix del prodotto".

"Il vero dato preoccupante non è tanto il colore imperfetto dei grappoli, su cui prevalgono buon sapore e consistenza - aggiunge Raniolo - ma i prezzi alla produzione, che sono praticamente uguali a quelli di inizio stagione dell'anno scorso. Una constatazione che ci riporta al problema delle spese sostenute dai produttori e che, soprattutto, ci ricorda i mancati introiti della scorsa, disastrosa, campagna. Il dato più rilevante è che, nonostante il momento di generale mancanza di frutta, specialmente di quella estiva, i consumi sembrano non voler decollare".

"Insomma la domanda rimane piuttosto bassa - lamenta l'imprenditore - nonostante il calo delle rese dovuto, come detto, a una ridotta germogliazione  Ci troviamo nella condizione di avere un buon prodotto, in volume minore rispetto al solito e tuttavia i prezzi non sono in equilibrio. A conti fatti, la disponibilità di uva segna una riduzione del 30% per le varietà primizie, quali Victoria, Black Magic e sulle apirene bianche e rosse precoci. Nel rapporto tra domanda e offerta, in tempi normali, questo dato si tradurrebbe in prezzi quantomeno medio alti, e invece non è così".

"Ovviamente siamo solo in una fase iniziale della campagna delle uve precoci - puntualizza l'intervistato – e, da inguaribili ottimisti, siamo certi che andando avanti con la stagione, e con l'arrivo del clima estivo, anche la campagna produttiva e commerciale dell'uva da tavola siciliana e nazionale in genere possa darci maggiori soddisfazioni".

"Un pensiero, in questo difficile momento, va all'Emilia Romagna - conclude Giovanni Raniolo - a tutti i cittadini e ai nostri fratelli agricoltori in particolare. Ci auguriamo che possano presto superare le difficoltà in cui versano per ritornare a fare grande, assieme a tutti noi, l'agricoltura italiana: vera eccellenza nel mondo".

Per maggiori informazioni: 
Giovanni Raniolo
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