La cipolla bianca di Castrovillari DeCo (Denominazione Comunale) è un esempio di recupero della biodiversità. E' prodotta nel territorio del comune di Castrovillari, in provincia di Cosenza, alle pendici del Massiccio del Pollino, e fino agli anni Settanta, le sue quantità erano molto elevate. In seguito, con l'aumentare della produzione locale di drupacee, la produzione è diminuita sensibilmente, fino quasi a scomparire. Sono circa venti i produttori che continuano a coltivare questo ecotipo di cipolla, su piccoli appezzamenti di terreno.
L'Azienda regionale per lo sviluppo dell'agricoltura calabrese-ARSAC ha contribuito al riconoscimento della DeCo, offrendo la necessaria collaborazione con riunioni tra amministratori e produttori, e la predisposizione del disciplinare di produzione (cfr. FreshPlaza del 25/02/2022).
Cipolla bianca di Castrovillari DeCo confezionata in mazzetti, in cassetta
"Negli ultimi anni, in un'ottica di rivalorizzazione della biodiversità e delle produzioni autoctone, un gruppo ristretto di giovani agricoltori, con cui la nostra azienda collabora, ha continuato a produrre cipolla bianca di Castrovillari, fregiandosi dallo scorso anno anche del marchio DeCo" riferiscono Alessandra Pelosin e Maurizio Aita della Val d'Esaro, azienda con sede a San Lorenzo del Vallo (CS), specializzata in ingrosso ortofrutticolo da 5 anni, con uno shop online, ma che possiede agrumeti e oliveti propri.
"Attualmente, i produttori con i quali collaboriamo, tutti con un'età non superiore ai 30 anni, destinano alla cipolla bianca di Castrovillari DeCo circa 10 ettari, ma le potenzialità sono molto più ampie. L'obiettivo, mercato permettendo, è di dedicare 50 ettari a questa coltura, che può portare a un’agricoltura sostenibile, a basso impatto ambientale e a salvaguardia della biodiversità", sostiene Aita.
I giovani produttori di cipolla bianca di Castrovillari DeCo Pasquale Stabile, Gianluca Gabriele, Francesco Trapani e Maurizio Aita (terzo da sinistra), titolare della Val d'Esaro
"I nostri produttori sono motivati, ma si scontrano con un mercato locale in cui è difficile inserire il prodotto - spiega Pelosin - Ci piacerebbe che le catene della Grande distribuzione organizzata locale, prima, e nazionale, poi, comprendessero le potenzialità della cipolla bianca di Castrovillari DeCo, dando il giusto peso a questo prodotto peculiare della nostra Regione".
Dal 2017, la Val D’Esaro è, infatti, operativa nel contesto ortofrutticolo calabrese, con l'obiettivo di valorizzare le molteplici varietà ortofrutticole e i prodotti tipici locali nel mercato calabrese e nazionale.
Cipolla bianca di Castrovillari DeCo fresca (a sinistra) e secca (a destra)
Pelosin aggiunge: "La cipolla bianca di Castrovillari DeCo è tenera come un porro e dolce come la cipolla di Tropea. La versione fresca del bulbo si presta a mille preparazioni: cruda, nelle zuppe, al forno. Nella versione secca è ancora più dolce, con livelli di pungenza molto bassi".
Uno dei campi coltivati a cipolla bianca di Castrovillari DeCo
"Le produzioni sono tutelate da un disciplinare di produzione che ne garantisce gli standard qualitativi e non prevede uso di chimica di sintesi. I semi sono stati, letteralmente, recuperati dagli anziani del paese che ancora coltivavano questa cipolla bianca - concludono Aita e Pelosin - Il trapianto avviene tra novembre e dicembre, e la raccolta dei primi bulbi a partire da fine febbraio. Per la versione secca dei bulbi maturi si deve attendere il mese di luglio".
Tutte le foto sono state fornite da Alessandra Pelosin e Maurizio Aita
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