In Nuova Zelanda la raccolta delle cipolle si è conclusa in tempo e la maggior parte delle esportazioni della stagione è stata spedita. La semina per la nuova stagione è iniziata, anche se con un po' di ritardo a causa del clima ancora umido.
"La campagna di coltivazione dello scorso anno è stata particolarmente impegnativa: la mancanza di sole e i prolungati periodi di pioggia hanno influito negativamente sui raccolti dell'Isola del Nord, sia in termini di dimensioni che di qualità delle cipolle. L'Isola del Sud ha avuto un'annata molto buona in fatto di resa per ettaro e qualità delle cipolle", spiega Simon Vale di Balle Bros.
Quest'anno il mercato globale delle cipolle è stato molto carente, il che ha influito positivamente sulle vendite. "I margini di guadagno sono stati migliori quest'anno a causa della carenza di cipolle. Tuttavia, i costi di produzione sono aumentati considerevolmente e le rese si sono ridotte, quindi è stato necessario aumentare i rendimenti per mantenere l'attività sostenibile".
Recentemente le cipolle neozelandesi hanno ottenuto l'accesso alla Thailandia, ma purtroppo, secondo Simon, i prezzi neozelandesi sono stati troppo alti e gli acquirenti si sono riforniti di cipolle più economiche dalla Cina e dall'Australia.
I mercati che hanno registrato i migliori risultati per le cipolle neozelandesi sono stati Europa, Indonesia e Taiwan.
Le esportazioni del 2023 (103mila ton) sono leggermente superiori a quelle dello stesso periodo del 2022 (91.000 ton), ma notevolmente inferiori a quelle del 2021 (138mila ton).
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Simon Vale
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