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Focus sul mercato mondiale del pomodoro

Dall'Europa all'Africa, passando per l'Atlantico, l'industria del pomodoro si sta imbattendo in una moltitudine di sfide e opportunità. I Paesi Bassi e il Belgio sono alle prese con un ritardo nella pianificazione e con prezzi alle stelle, mentre la Germania assiste a un calo delle quotazioni dei pomodori a causa dell'aumento dell'offerta locale. Dall'altra parte della Manica, il Regno Unito si trova ad affrontare una tempesta perfetta, con ritardi nella semina, un'impennata dei costi energetici e una diminuzione dei profitti per i coltivatori. Nel frattempo, in Italia i prezzi dei pomodori sono in leggera flessione, ma rimangono relativamente alti. In Spagna i volumi venduti hanno subito un calo a causa del passaggio dalle importazioni alle produzioni locali. I produttori marocchini chiedono un dialogo con il governo per ottenere garanzie sulle esportazioni, mentre il Sudafrica beneficia di un aumento della domanda nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli. Infine, in Nord America i prezzi dei pomodori restano sotto stretta osservazione in un mercato molto variabile.

Paesi Bassi: l'ortaggio supera bene l'anno di crisi
La primavera è stata discreta nei Paesi Bassi e in Belgio, con il risultato che alcuni coltivatori lamentano un ritardo nella pianificazione. I volumi persi all'inizio non possono essere recuperati (facilmente). Negli ultimi tempi, i prezzi dei pomodori sono sempre stati ben al di sopra delle medie quinquennali e talvolta anche al di sopra dei prezzi record del 2022. Le quotazioni hanno iniziato a scendere in aprile. Tuttavia, nella settimana 21 sono state superiori alla media, rispetto agli anni precedenti al 2022. 

Nel frattempo, i coltivatori sono già proiettati a fine giugno e al prossimo inverno. Il problema della coltivazione sotto luce artificiale è particolarmente attuale. Alcuni coltivatori hanno già coltivato lo scorso inverno con luci a LED e molti altri hanno in programma di farlo il prossimo inverno, a volte ancora in combinazione con HPS, perché il passo verso il LED è troppo grande per loro.

La coltivazione a LED è più efficiente dal punto di vista energetico, ma richiede anche un modo diverso di coltivare. I problemi di umidità giocano brutti scherzi ai coltivatori, che riscontrano anche criticità a livello di qualità con la coltivazione a LED, cosa che si è verificata anche in passato, quando si usava l'illuminazione HPS. La coltura a LED ottimale non sembra essere stata ancora inventata.

In occasione di un evento dedicato ai pomodori, la più grande banca agricola dei Paesi Bassi ha osservato che i coltivatori hanno miracolosamente superato bene l'ultimo anno di crisi. Il punto cruciale, tuttavia, è che questi soldi sembrano essere stati guadagnati con la gestione intelligente dell'energia, compreso il trading energetico, piuttosto che con la vendita di pomodori. Alcuni coltivatori ora coltivano e vendono anche cetrioli. Una scelta che consente di distribuire il rischio a causa dell'ancora onnipresente virus ToBRFV. Nonostante tutte le difficoltà, molti coltivatori hanno optato per un ampliamento delle strutture e i costruttori di serre scelti ne sono molto felici.

Germania: i prodotti locali si mantengono forti mentre i prezzi scendono
I pomodori di origine olandese e belga hanno ovviamente predominato sui mercati tedeschi. L'assortimento è stato completato principalmente da forniture provenienti da Italia, Germania, Francia e Turchia. L'offerta è cresciuta e localmente ha superato la domanda. Questo ha portato inevitabilmente a un calo dei prezzi. A contribuire al calo delle valutazioni anche la qualità, non sempre convincente, e alcune offerte di II categoria. Solo il prodotto locale è riuscito a mantenere il livello di prezzo precedente in alcune località.

Regno Unito: costi alle stelle, con perdite per i coltivatori
Ogni giorno nel Regno Unito centinaia di tonnellate di pomodori vengono destinate agli impianti a biomassa che utilizzano la digestione anaerobica. Normalmente ciò accadrebbe per un paio di giorni nella stagione, ma è successo per tutto il mese.

È la tempesta perfetta: i coltivatori hanno ritardato la semina di un paio di mesi, a causa degli alti costi energetici, e ora sono in piena produzione. Nel frattempo il raccolto spagnolo, che normalmente sarebbe già terminato, ha subito un ritardo a causa del freddo e si sta ancora esportando per cercare di compensare le perdite. Anche i coltivatori olandesi hanno ritardato la semina, a causa dei costi energetici, e sono in piena attività.

"Tutto ciò che viene importato dall'Ue ha beneficiato di sovvenzioni comunitarie, mentre i coltivatori del Regno Unito non le ricevono, e non le ricevevano nemmeno prima della Brexit, perché la maggior parte dei produttori è troppo piccolo e le pratiche burocratiche erano troppo complesse", riferisce una fonte del settore.

I coltivatori non possono continuare a sostenere perdite come queste mentre i costi salgono alle stelle; normalmente ci sarebbero 2 o 3 piantagioni all'anno, ma la maggior parte dei coltivatori ne fa solo due o addirittura solo una per ridurre le perdite. A luglio 2019 alcuni coltivatori in serra hanno interrotto la produzione e durante la pandemia se ne sono fermati altri. Ora stiamo assistendo, e continueremo a farlo, a un numero sempre maggiore di interruzioni, dato che i costi aumentano e la manodopera qualificata è più difficile da trovare.

Italia: i prezzi si abbassano leggermente, ma restano alti
Un grossista del nord d'Italia afferma che i prezzi del pomodoro italiano sono diminuiti, pur rimanendo abbastanza alti. Questo perchè prima c'era solo prodotto dalla Sicilia, mentre ora vi è più concorrenza dato che si sta producendo anche nel Lazio e, per la tipologia verde, anche in Veneto. Nella settimana 22 all'ingrosso il datterino si è venduto attorno a 3,50 euro/kg, il ciliegino 2,50 euro/kg, il Pixel 2,20 euro/kg, il grappolo attorno a 1,90 euro/kg. Il cuore di bue verde del Veneto ha un prezzo attorno a 1,70-2 euro/kg. "E se si guardano i prezzi nei supermercati - conclude il grossista - supera i 12 euro/kg, in quanto si vendono in vaschette da 300 grammi a 3,99 euro/kg. Il consumatore non lo nota, ma il prezzo al chilogrammo è molto elevato". Sui mercati anche pomodoro a grappolo olandese di discreta qualità, non molto elevata, che costa 1,20 euro/kg.

In Sicilia, dai cicli lunghi invernali ora si sta passando a quelli brevi estivi. Per quanto riguarda i pomodori invernali, rispetto alla stagione scorsa, quest’anno la campagna si è conclusa prima, perché i mesi di ottobre, novembre e dicembre - contraddistinti da temperature elevate - hanno anticipato la maturazione del pomodoro sulla pianta, creando una concentrazione di prodotto in un tempo ristretto. Si registra un ritorno per il pomodoro a grappolo che negli ultimi anni, a seguito dell’insorgenza del ToBRFV, aveva subito una drastica riduzione dei volumi. La produzione del tondo liscio sta per ritornare ai livelli pre-emergenza, se non superiori.

Per il futuro, a partire dalla prossima campagna agraria, il settore si dovrà confrontare in maniera sempre più serrata con la mancanza di manodopera. Altro punto di massima importanza è che la fine della crisi energetica farà riprendere le produzioni sotto luce artificiale nei Paesi Bassi, in Francia, Germania, Polonia: questo vorrà dire che le dinamiche del commercio ortofrutticolo torneranno al loro stato precedente e che i prezzi alla produzione in Sicilia di oltre i 2,40 euro/kg per il datterino - quasi mai visti prima a fine maggio - torneranno a essere più rari.

Secondo i dati di GfK Consumer Panel, i pomodori vengono acquistati dall'89% delle famiglie italiane. Negli ultimi 12 mesi (terminanti a marzo 2023), sono aumentate la frequenza di acquisto (18 volte in un anno) e la spesa media per atto di acquisto (da 2,1 euro di due anni fa a circa 2,4 euro). E' diminuita la quantità acquistata ogni volta (da 0,9 kg di due anni fa agli attuali 0,8 kg).

Spagna: i volumi venduti calano del 30%
Il prezzo medio dei pomodori in Spagna rimane su valori simili a quelli della settimana precedente, mentre i volumi venduti si sono ridotti del 30% circa. Il pomodoro a grappolo è la tipologia commerciale che sta registrando una maggiore diminuzione dei quantitativi in questo periodo. Le varietà di pomodoro principalmente orientate all'esportazione nei negozi vengono sostituite da produzioni locali europee, il che porta a una graduale riduzione del prezzo medio dall'inizio di maggio.

Le tipologie di pomodoro commerciale distribuite sul mercato locale ottengono i prezzi più alti, dato che per via del loro calibro grande, non hanno un'accesa concorrenza da parte delle produzioni di altre regioni peninsulari.

Marocco: i produttori vogliono garanzie sulle restrizioni all'esportazione
La stagione dei pomodori marocchini destinati all'esportazione si sta concludendo, ad eccezione di alcuni produttori che stanno coltivando varietà di pomodori allungati e ciliegino destinati in particolare al mercato inglese.

La stagione è stata segnata da condizioni climatiche sfavorevoli, da problemi fitosanitari e dalle restrizioni all'esportazione imposte dal governo. I produttori chiedono un dialogo con il governo e la garanzia che la prossima stagione non vengano imposte restrizioni.

Sudafrica: aumento della domanda nonostante il clima umido
Il clima in Sudafrica è stato freddo e umido, il che non è positivo né per la produzione né per il consumo di pomodori. Un commerciante di pomodori osserva che non si è trattato del normale passaggio marzo-aprile, con piogge sia nel nord che nel sud del Paese.

Tuttavia, due settimane fa la domanda è aumentata e il prezzo medio è salito a R 8.43 (0,39 euro) /kg. I prezzi dei pomodori al mercato municipale di Johannesburg variano tra R 7 e R 13 (0,33 e 0,62 euro)/kg per tutte le confezioni (tranne i cestini).

Se il raccolto di pomodori invernali del Limpopo non sarà influenzato da condizioni meteorologiche avverse, i prezzi potrebbero subire pressioni a giugno a causa dell'elevata offerta.

Secondo i commercianti, la domanda sui mercati è frenata e lo stato dell'economia è indicativo, mentre i produttori di pomodori del Capo ci pensano due volte prima di inviare i loro pomodori a Gauteng a causa dei costi di trasporto.

"Ma la sfida principale è l'energia elettrica per le pompe dell'acqua, per i capannoni e per le macchine lavanti. I costi per gli agricoltori sono enormi. Un agricoltore mi ha detto che i costi energetici, che prima erano del 12-15%, ora ammontano al 48% dei costi di produzione", afferma un commerciante di pomodori del mercato municipale di Johannesburg.

Nord America: prezzi sotto osservazione
I coltivatori e gli spedizionieri sono particolarmente attenti alla qualità dei pomodori in questo momento. "È la fine di una stagione e l'inizio di una nuova e si sta anche osservando quanto le piogge stiano influenzando le colture locali", dice uno spedizioniere.

Attualmente la Florida meridionale sta concludendo la sua produzione. "È stata abbondante a sud di Immokalee e nella parte centrale della Florida, quindi ora si passerà alla Florida settentrionale". La produzione regionale inizierà anche in stati come l'Arkansas e le Caroline.

Anche il Messico ha una buona disponibilità di pomodori. "La California è in ritardo. Il loro raccolto non sarà disponibile prima della metà o della fine di giugno di quest'anno", afferma lo spedizioniere.

Oltre ai coltivatori in serra che producono pomodori tutto l'anno, è in corso anche la produzione in serra del Canada.

Per soddisfare la disponibilità di pomodori tipica di questo periodo dell'anno, la domanda si sta rafforzando, anche se spesso c'è un piccolo ritardo subito dopo il Memorial Day. Tutto ciò rende i prezzi incostanti in questo momento.