Per le ciliegie la situazione è compromessa, mentre per le albicocche i problemi sono limitati al segmento precoce; per il medio e medio-tardivo, la produzione dovrebbe soddisfare i requisiti di qualità. E' la fotografia scattata dalla cooperativa Orogel Fresco, il cui direttore Vincenzo Finelli analizza la situazione attuale.
Vincenzo Finelli direttore Orogel Fresco
"I nostri soci sono stati colpiti in minima parte dall'alluvione: qualcuno ha registrato problemi in collina, per via delle frane. A conti fatti, però, la disponibilità di frutta, considerando i danni da alluvione, subirà contrazioni al massimo del 10%. Avevamo invece già registrato in precedenza problemi a causa di gelate, grandinate ed eccesso di pioggia".
"In particolare - continua il direttore - le piogge copiose hanno rovinato gran parte del raccolto di ciliegie, mentre le albicocche risentiranno del cracking nel segmento precoce. Queste produzioni di albicocche danneggiate non troveranno collocamento neanche nel settore industriale in quanto le stesse industrie apriranno solo nei prossimi giorni quando molto di questo prodotto sarà irrimediabilmente compromesso e quindi non più utilizzabile".
In merito all'alluvione, Finelli ritiene che "nel computo totale dell'ortofrutta italiana dell'annata 2023, non verranno meno quantità troppo elevate, ma mancheranno drupacee nel periodo metà luglio- metà agosto che è la finestra di calendario in cui la produzione proviene per lo più dall'Emilia Romagna".
Orogel Fresco però garantirà le proprie migliori produzioni. "Le nostre linee premium, in primo luogo la frutta a marchio 'Le Meraviglie', saranno sul mercato dal mese di luglio in concomitanza con la migliore espressione organolettica della frutta. Probabilmente avremo meno quantità disponibili, ma quelle immesse sul mercato saranno garantite", conclude il direttore.
Per maggiori informazioni
Orogel Fresco 
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