"Dopo il calo della settimana dell'alluvione, ora le vendite stanno tornando alla normalità". Lo afferma Alessandro Giunchi, amministratore delegato del Mercato di Cesena, che aggiunge: "I primi 10 giorni dopo l'alluvione in Romagna sono stati terribili, con un calo delle qualità vendute di alcune centinaia di tonnellate".
Alessandro Giunchi
Va però considerato anche il fatto che l'eccesso di pioggia ha quasi azzerato le produzioni precoci di ciliegie e albicocche. "In questo periodo, avevamo almeno 50-60 agricoltori che conferivano in vendita ciliegie locali e albicocche. Quest'anno, invece, il cracking ha ridotto notevolmente le quantità commercializzabili, tanto che gli agricoltori presenti sono meno della metà rispetto al 2022. Speriamo di poter recuperare nelle prossime settimane, grazie al clima più mite".
E se mancano ciliegie e albicocche, in sostituzione sono stati venduti più meloni, cosa agevolata anche dai prezzi bassi. "L'importazione di drupacee dalla Spagna c'è, ma è abbastanza limitata, anche perché pure nella penisola iberica ci sono stati problemi meteorologici".
Tornando al livello locale, anche le ciliegie protette da telo antipioggia hanno subito danni gravi, in quanto le piante hanno assorbito troppa acqua dal suolo. Pure certe produzioni di fragole, quelle a pieno campo, presentano una shelf life ridotta.
"Con l'arrivo delle alte temperature - conclude Giunchi - il turismo è in ripresa e quindi anche il Mercato sta registrando una crescita nelle vendite. Speriamo che si vada verso una normalità, perché ce n'è davvero bisogno".
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