Con un esame dei mercati attuali, alla luce della guerra in Ucraina e della spinta inflazionistica, senza trascurare la crisi alimentare internazionale, sono iniziati i lavori convegnistici organizzati dalla organizzazione di produttori A.BIO.MED, in occasione dell'annuale assemblea di soci. L'OP si attesta, in quanto a valore della produzione commercializzata, tra le prime 10 in Italia.
A.BIO.MED aggrega diverse aziende agricole siciliane, per un totale di 435 produttori dislocati tra le province di Ragusa, Agrigento, Catania, Caltanissetta e Siracusa. che coltivano una superficie di 2.195 ettari.
Il tavolo dei relatori: in primo piano Luciano Caruso (direttore OP), a seguire Giuseppe Alesci (presidente OP)
Insieme ad altri temi, è emerso come i costi di produzione e il peso sul carrello della spesa siano le conseguenze più immediate dell'inflazione, cui l'aumento dei tassi da parte delle Banche centrali Bce e Fed cerca di porre un freno.
Nonostante la congiuntura, l'OP ha registrato un aumento del 20% del fatturato per il 2022 in confronto con quello del 2021, passando da circa 123milioni e 800 mila euro a 148milioni di euro.
Grande presenza di pubblico
Saldi i numeri dell'OP A.BIO.MED
Per quanto riguarda i dati patrimoniali, si è registrato un miglioramento del patrimonio grazie all'aumento del capitale sociale già deliberato e a fronte del quale A.BIO.MED ha potuto incassare un contributo straordinario del Ministero per le Politiche Agricole di circa 952mila euro.
Volumi e valore, il fatturato dell'OP A.BIO.MED 2022
Interessante la voce relativa alle assunzioni: rispetto al 2021, il 2022 ha registrato un +44%. L'incremento è derivato dalle assunzioni di nuova manodopera per la gestione diretta del centro di condizionamento di Vittoria (RG) insieme alla Coop Airone, socia di A.BIO.MED. Nel corso dell'assemblea è stata esposta la situazione del fatturato per le singole specie ortive e per le frutticole.
2022, pessima annata per uva da tavola e carota
Per la crisi di mercato che si è registrata in alcuni settori, quali carota e uva, si è provveduto a un ritiro di prodotto del valore di circa 125mila euro, che è stato destinato a enti di assistenza e beneficenza.
Inoltre, è emerso un aumento totale del fatturato per il 2022, come già accennato, che si aggira intorno ai 148milioni di euro con il settore orticolo che pesa per l'82% del fatturato. Tra le attività: quelle inerenti alla comunicazione e le iniziative di attività di ricerca e sviluppo nell'ambito dei PSR-Piano di sviluppo rurale. Il fondo d'esercizio per il 2023 ammonta a circa 10milioni di euro calcolato sull'attività prodotta.
Sostegno all'Emilia Romagna e sfide per il futuro
Il risultato d'esercizio, di circa 82mila euro al 31 dicembre 2022, al netto delle destinazioni di legge, sarà destinato in parte quale sostegno all'Emilia Romagna, colpita della terribile alluvione che sta mettendo a rischio ben 50mila posti di lavoro e oltre 10milioni di piante da frutto.
Emilia Romagna, la conta dei danni
Prossimo obiettivo, infine, quello della costituzione e riconoscimento dell'AOP entro il prossimo settembre, che vedrà quali partner OPI Sicula di Pedagaggi Carlentini e Rossa di Sicilia di Caltagirone. L'AOP avrà un VPC (valore di produzione commercializzata) di 180-200 milioni di euro, con una base produttiva di mille soci e una superficie di 6.120 ettari coltivati.
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