Non aspettare prezzi migliori si è rivelata la strategia vincente della stagione portoghese dell'avocado, secondo Rocio del Pilar Rodrigues, direttore alle vendite dell'azienda d’esportazione portoghese di avocado Global Avocados.
"La nostra campagna dell'avocado si è sviluppata molto bene. Fortunatamente, la scorsa stagione abbiamo deciso di seguire il corso naturale, esattamente l'opposto di quello che ha fatto la maggior parte dei produttori spagnoli. Non abbiamo trattenuto il prodotto in attesa di un aumento di prezzo che non è mai arrivato, ma ci siamo invece adattati alla realtà del mercato, quindi abbiamo concluso la nostra campagna al momento giusto. La Global Avocados ha terminato la sua stagione il 10 aprile, quando il nostro stock di avocado era completamente esaurito, il che significa che il nostro volume totale delle vendite è stato di 4.000 tonnellate".
"Terminare al momento giusto ha significato evitare la crisi di accumulo di avocado subita da altri ed evitare anche che la fioritura dei nostri alberi ne risentisse nella campagna in corso. Le alte temperature estive e la carenza d'acqua non ci hanno colpito pesantemente come invece è successo in Spagna, motivo per cui il nostro volume è praticamente raddoppiato. Riusciremo a rifornire tutti i nostri clienti senza alcun problema. Apriamo le porte anche a nuovi clienti, seppure con moderazione e cautela, poiché ci piace lavorare in modo responsabile, senza correre il rischio di non riuscire a soddisfare le richieste di tutti i clienti".
Secondo Rodrigues, il calo dei volumi disponibili ha portato alcuni esportatori spagnoli a pagare più del dovuto per i frutti nei campi. "È stata una campagna caratterizzata dalla carenza di avocado. Il volume generale è stato decisamente inferiore rispetto alle precedenti campagne per i motivi di cui ho parlato prima, e questo ha prodotto una pressione costante da parte dei clienti europei per avere il prodotto. Tale situazione ha anche fatto sì che le aziende spagnole, vedendo il volume ridursi del 40-50%, abbiano faticato a ottenere il massimo prodotto possibile, alcune addirittura acquistando sul campo a prezzi molto alti. Questo, a sua volta, ha creato delle evidenti tensioni sia tra i clienti in Europa che tra gli stessi agricoltori, generando un conflitto tra il prezzo di acquisto e quello di vendita, in quanto in molti casi le quotazioni in campo sono stati superiori ai prezzi di vendita in Europa. Dal nostro punto di vista, i clienti sono stati molto cauti e hanno controllato i loro acquisti, proponendo sempre prezzi soddisfacenti, ma imponendo sempre un limite massimo".
Poiché i prezzi degli avocado di calibro maggiore sono aumentati vertiginosamente, i clienti europei hanno dovuto accettare i frutti di media dimensione. Rodrigues spiega: "Nonostante la carenza di avocado in questa campagna, in un certo senso i clienti hanno cercato di contrastare la speculazione. E sebbene le loro preferenze fossero verso i calibri grandi, che erano i più carenti e quelli più costosi, hanno saputo trovare altre strade. Si sono adattati ai calibri medi con prezzi più abbordabili e sono passati il più possibile ad altre origini molto interessanti. Sebbene la Global Avocados non abbia subito ripercussioni, dal momento che evitiamo qualsiasi pratica speculativa, per noi la concorrenza più grande è arrivata senza dubbio dal Marocco. Non dobbiamo dimenticare che è un'origine in espansione, con una linea di calibri molto interessante e un livello qualitativo molto buono".
Nel complesso, Rodrigues è molto soddisfatto di com’è andata la passata stagione dell'avocado in Portogallo. "Siamo davvero orgogliosi e soddisfatti dei risultati ottenuti e del lavoro svolto in questi mesi. Chiudiamo questa stagione molto bene, soprattutto con la sensazione di un lavoro ben fatto e di risultati in linea con l’impegno profuso. Indubbiamente siamo cresciuti in esperienza, come azienda e come professionisti, e soprattutto siamo riusciti a posizionare e introdurre l'avocado di origine portoghese in tutta Europa, oltre a consolidare la nostra rete di clienti e a posizionare il nostro prodotto al meglio".
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João Bento Inácio
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