La stagione delle esportazioni sta per concludersi in Marocco, con i calendari di angurie e uva che si chiudono a luglio, e gli ultimi volumi di ortaggi quasi esauriti. È stata una stagione particolarmente complicata, ma per Mustapha Mohattan, direttore commerciale dell'azienda d’esportazione Fructimoor, "il risultato complessivo rimane positivo e l'agroalimentare continua a prosperare in Marocco, anche in contesti sempre più difficili".
L'esportatore afferma: "Alla Fructimoor, nonostante le sfide di questa stagione, siamo molto soddisfatti della nostra performance. Il nostro primo anno di attività nell'agro-export ha coinciso con un contesto difficile, ma ci ha permesso di orientarci e ora siamo riconosciuti e stimati nell'ecosistema agricolo di Souss Massa per la nostra serietà e la nostra determinazione, e questo ci rende molto orgogliosi".
Come altri produttori ed esportatori, quest'anno Fructimoor non ha raggiunto i suoi obiettivi d’esportazione per alcuni prodotti, in termini di quantità. Mustapha dice: "Questo è particolarmente vero per il pomodoro tondo. Oltre ai dazi doganali che gravano sulle esportazioni dei pomodori tondi verso l'Europa, la quota di 1.200 tonnellate di esportazioni giornaliere introdotta a febbraio ha drasticamente rallentato la nostra attività, nonostante la forte domanda di questo mercato".
Mustapha aggiunge: "Inoltre, non abbiamo avviato programmi con i nostri clienti europei e inglesi su prodotti meno popolari, come melanzane asiatiche, peperoncino Habanero o la Margose, nota anche come ‘zucca amara’. Questi sono prodotti di cui siamo esperti e che crescono molto bene nella regione di Sous Massa, e l'anno prossimo vogliamo sfruttare questo potenziale, a condizione di trovare partner interessati per questi programmi", aggiunge Mustapha.
In cambio, Fructimoor ha compensato la sua posizione con altri prodotti i cui volumi d’esportazione sono aumentati in modo esponenziale. Secondo Mustapha, "si tratta principalmente di ortaggi precoci. Il feedback dei clienti è molto positivo per la maggior parte dei raccolti esportati. La nostra presenza in Marocco e in Europa è un grande risorsa perché ci permette di seguire il prodotto, dalla raccolta fino all'ultimo miglio verso il cliente".
Sui suoi piani per il resto della stagione, Mustapha dichiara: "Continueremo a lavorare fino a luglio e probabilmente finiremo la nostra campagna con le angurie e l’uva da tavola. Quest'anno avevamo deciso di non esportare l'anguria dalla Mauritania perché è arrivata troppo presto e non era adatta al clima europeo di febbraio e marzo. Pertanto, esporteremo solo angurie da Zagora, la cui qualità resta molto alta".
Mustapha riferisce che si sta rivolgendo anche ad altri mercati. "Stiamo rispondendo a una richiesta che arriva dall’Africa occidentale e stiamo sviluppando le nostre esportazioni di cipolle, carote, agrumi, mele e altri frutti verso questi Paesi. Abbiamo già degli ordini e stiamo lavorando per garantire la migliore qualità delle nostre esportazioni e transazioni, e per tenere sotto controllo gli aspetti logistici".
L'esportatore conclude: "Siamo costantemente alla ricerca di nuovi clienti e nuovi partner ma anche di investitori finanziari tra importatori, commissionari, distributori di frutta e verdura e produttori alimentari, per sviluppare insieme progetti agricoli redditizi in una logica win-win. In questo contesto, invito chiunque abbia un piccolo o grande progetto agricolo o esiti a investire in Marocco, a fare il grande passo perché ci sono ancora cose da fare. La vocazione del Marocco a fornire alimenti della migliore qualità non è messa in discussione da questa stagione, e la nostra vocazione alla Fructimoor per fornire consulenza e supporto, è più forte che mai".
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Mostafa Mohattan
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