Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber
L'agrumicoltura siciliana deve essere protetta dal HLB e dalla Xylella degli agrumi

Ci vorranno altri dieci anni per superare il problema della Tristeza

La campagna agrumicola siciliana può dirsi "archiviata" per quest'anno. Abbiamo chiesto al presidente del Consorzio di tutela dell'Arancia rossa di Sicilia, Gerardo Diana, di condividere alcuni aspetti che hanno caratterizzato questa stagione.

Gerardo Diana

Circa l'andamento produttivo, anche alla luce del fenomeno ciclonico di febbraio, il presidente dice: "È stata una campagna divisa in due tempi. Durante il primo è stata soddisfacente, nonostante un calo di produzione superiore al 30%, con le vendite sostenute da prezzi buoni. Anche se, poi, il guadagno è stato in buona parte eroso dall'aumento delle materie prime, da quello dell'energia elettrica, dei trasporti e dei concimi. Poi c'è stato un secondo tempo, a febbraio, in contemporanea con Fruit Logistica Berlino, con vento fortissimo e pioggia. Da allora in poi, per i nostri produttori e per tutta la filiera è cominciato il difficile. Gran parte del prodotto pigmentato è caduto e anche quello che sembrava integro è risultato poi danneggiato, tanto da essere scartato in fase di confezionamento. Devo ringraziare i nostri agricoltori e i nostri confezionatori per la serietà e la cura dimostrata nel porre in commercio solo frutti di alta qualità".

"I mercati sono inevitabilmente sensibili alle variazioni dei volumi e della qualità dei prodotti - ha proseguito il presidente - ma grazie alla credibilità e all'attenzione dei nostri operatori siamo riusciti comunque a far si che il maltempo, con i suoi danni, non rovinasse l'andamento della campagna".

I mercati principali dell'arancia rossa Igp
"I mercati maggiormente trainanti, per l'Arancia Rossa di Sicilia IGP - sottolinea Gerardo Diana - sono in alcune regioni del Nord come Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, ma stiamo crescendo anche in Toscana e nel centro Italia. All'estero, il prodotto rosso funziona molto bene in Germania, un mercato molto interessante. Bene anche in Svizzera, in crescita la Francia e la Finlandia. Lo sforzo comune più importante e più riuscito è stato quello di far arrivare ai consumatori il messaggio che l'Arancia Rossa di Sicilia IGP è un prodotto di qualità top. Per far questo, grazie anche alla collaborazione con le catene della GDO, abbiamo seguito una politica di etichettatura del prodotto finalmente a prova di equivoci e limpida per i consumatori. I risultati sono stati soddisfacenti e ci invogliano a continuare su questa strada che promette prospettive rosee per tutta la filiera. Dobbiamo essere consapevoli che il consumatore cerca e riconosce il prodotto di qualità ed è disposto a spendere di più, pur di portare in tavola un frutto sano e di alta qualità, come l'Arancia Rossa di Sicilia IGP.

Le fitopatie che impensieriscono l'arancicoltura siciliana 
"Stiamo ancora ripiantando tanti agrumeti colpiti dal Tristeza virus (CTV) e adesso stiamo vedendo i primi frutti della riconversione fatta degli anni precedenti - riferisce l'esperto - Per arrivare al pieno potenziale, però, ci vorranno ancora dieci anni. Proprio per questo motivo, bisogna tenere alta la guardia per difendere il patrimonio agrumicolo salvato dal virus Tristeza, da altre fitopatie come il Greening o Xylella su agrumi. Se arrivassero da noi, significherebbero la fine dell'agrumicoltura. Per questo ci appelliamo alle istituzioni affinché vigilino e non abbiamo paura di bloccare le importazioni dai Paesi colpiti da queste fitopatie. L'eventualità che possano essere vanificati i sacrifici e gli sforzi economici di chi ha investito in questi anni grandi capitali per rimpiazzare gli agrumeti già colpiti in passato, sarebbe per noi un colpo durissimo".

Il Consorzio sarà presente a Macfrut, presso lo stand dell'Ismea: D5 - 027 - 067.

Per maggiori informazioni: 
Gerardo Diana
Consorzio di Tutela
Arancia Rossa di Sicilia IGP 
Via San Giuseppe la Rena 30/B
95121 Catania (CT)
Sede operativa:
Via Passo del Fico S.P. 70/I C/da Jungetto,
C/o MAAS Corpo B Catania
+39 095 507681
aranciarossadisicilia@gmail.com
www.tutelaaranciarossa.it