"Al Macfrut 2023 le castagna e i marroni saranno protagonisti, affiancando le altre specie frutticole in una delle fiere più importanti del settore ortofrutticolo internazionale" Lo afferma Luciano Trentini, anima del primo salone di una fiera dedicato a questo frutto.
Luciano Trentini
"Per il primo anno è presente una collettiva di imprese del settore che partecipano a questa manifestazione con l'obiettivo di migliorare la conoscenza di questa specie, il suo ambiente di coltivazione, le sue caratteristiche organolettiche e nutritive che scaturiscono da una rinnovata innovazione di prodotto e di processo che sta dietro a questa antica specie europea di Castanea sativa".
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In Italia, sui 700.000 ettari di boschi di castagno, sono destinati alla raccolta dei frutti circa 50 mila ettari, in grado di fornire una quantità pari a 40.000 tonnellate di frutti che vengono consumati freschi prevalentemente come caldarroste oppure bolliti, o trasformati in creme, marmellate marron glacé, pasta, biscotti. Solo il 27% delle famiglie italiane acquista castagne, quindi i margini di miglioramento sono ampi.
"Grazie alla capacità dell'industria agroalimentare italiana di sfornare sempre nuovi prodotti di qualità, l'Italia è riconosciuta fra i più importanti Paesi esportatori di prodotti freschi e trasformati. Vorremmo che questa fosse una prima partecipazione di una lunga serie che dovrà contribuire al rilancio della castanicoltura nazionale e internazionale".
Alcuni operatori del settore che operano nella produzione, nel commercio e nei servizi raccogliendo la sollecitazione del Centro di Studio e Documentazione sul Castagno hanno deciso di partecipare alla manifestazione Macfrut 2023 con l'obiettivo di incrementare ulteriormente le potenzialità di questa specie sotto il profilo tecnico e commerciale.
"Quella del castagno a Macfrut 2023 vuole essere una filiera che cerca spazio, rappresentando il vivaismo, la meccanizzazione, la difesa fitosanitaria la lavorazione, il confezionamento del prodotto e la sua immissione sul mercato. La presenza di un elevato numero di buyer stranieri può essere una grande opportunità per fare conoscere meglio tale prodotto. Dobbiamo ricordare che nel nostro paese castagne e marroni freschi e trasformati possono vantare ben 16 riconoscimenti Comunitari, come prodotti Dop o IGP. Nella tre giorni di Rimini, la Collettiva del castagno ha attivato una interessante attività convegnistica in grado di presentare ai numerosi buyer italiani e stranieri presenti in fiera di conoscere meglio questo settore che può vantare ancora molti margini di miglioramento sotto il profilo commerciale, senza considerare le potenzialità nutrizionali di un prodotto che si presta anche al consumo di coloro che sono intolleranti al glutine".
Il castagno è anche in grado di fornire grandi vantaggi legati a un'economia circolare, essendo in grado di garantire un'ampia gamma di sottoprodotti che possono aiutare il settore dell'agricoltura, dell'alimentazione e dell'ambiente.
Come membro del Centro Studi e Documentazione del Castagno di Marradi, Trentini conclude dicendo che "sono molto soddisfatto per questo importante risultato e ringrazio tutte le imprese partecipanti per aver creduto nell'iniziativa. Va inoltre ricordato che altre aziende che si occupano di castanicoltura, sono espositrici a Macfrut e possono conseguentemente essere visitate".
Elenco delle Imprese espositrici che partecipano alla collettiva dedicata al Castagno a Macfrut 2023, Padiglione A1
-ALPA Calabria s.a.s. (stand 043)
-AGEM Frutta srl (Stand 039)
-Associazione dei Castanicoltori dell'Emilia-Romagna ( 042)
-Azienda Agricola Vivaio "Valle Oscura" (001)
-Centro di Studio e Documentazione sul Castagno (CSDC) (002)
-Distretto della Castagna e del Marrone della Campania (003)
-FACMA s.r.l. (038)
-GEA s.r.l. (040)
-MITICA s.r.l. (041)