Le esportazioni di carote dal Marocco continuano a crescere costantemente e il loro volume è aumentato di quasi 1,5 volte nel 2022, così come nel gennaio 2023, secondo EastFruit. Allo stesso tempo l'Africa subsahariana rimane la principale destinazione di esportazione delle carote marocchine, a differenza di molti altri prodotti ortofrutticoli.
Le esportazioni di carote dal Marocco sono aumentate annualmente del 46% dal 2017 e nel 2022 hanno raggiunto la cifra record di 43.000 tonnellate. Inoltre, gli esportatori marocchini hanno esteso in modo significativo la stagione delle forniture e il picco si è spostato alla fine dell'autunno 2022, sebbene le esportazioni iniziassero a diminuire a settembre. Il Marocco ha iniziato il 2023 con un record di 2.700 tonnellate di esportazioni di carote, con un aumento dell'80% rispetto al gennaio dello scorso anno.
A differenza dei pomodori di serra o, ad esempio, dei mirtilli freschi, per quanto riguarda la fornitura di carote il Marocco si concentra principalmente sui Paesi dell'Africa subsahariana, mentre le esportazioni verso l'Ue rimangono minori e continuano a diminuire. Queste hanno raggiunto il picco di 1.400 tonnellate nel 2020, ma due anni dopo il Marocco ha esportato nell'Ue solo 730 tonnellate di carote. Va inoltre notato che circa il 10% di tutte le esportazioni di carote marocchine nel 2017 sono state fornite ai paesi dell'Ue, e la loro quota è scesa al 2% fino al 2022.
Per quanto riguarda l'Africa subsahariana, i principali importatori di carote dal Marocco sono i Paesi dell'Africa occidentale, o meglio la parte occidentale della regione del Sahel africano, ovvero Mauritania, Senegal, Mali, Burkina Faso. Il Sahel è una regione dell'Africa piuttosto particolare, con monsoni stagionali che causano inondazioni e si alternano a periodi di siccità. Inoltre, il Sahel è una delle regioni del mondo più colpite dai cambiamenti climatici.
Nel 2021 la stagione delle piogge è iniziata con grande ritardo e in alcuni luoghi si è verificata una grave siccità. Un anno dopo la situazione nel Sahel occidentale si è capovolta e le tempeste hanno imperversato nella regione, causando devastanti inondazioni. Inoltre, i produttori locali hanno dovuto affrontare un aumento globale dei prezzi dei fertilizzanti e il livello attuale di minaccia di carestia nella regione è molto alto.
Di conseguenza, i Paesi del Sahel sono costretti ad aumentare le importazioni di molti prodotti agricoli, tra cui le carote. Per esempio, la Mauritania ha almeno raddoppiato le importazioni di carote e cipolle negli ultimi cinque anni, con i Paesi Bassi e il Belgio come fornitori principali, insieme al Marocco.
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