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Luigi e Nicola D'Apice:

"Inauguriamo il centro di lavorazione per finocchi più grande d'Europa"

"Mio fratello Nicola e io abbiamo realizzato il sogno di una vita. Ma non ci fermiamo qui: il prossimo obiettivo è l'internazionalizzazione dell'azienda e dell'OPOA Marsia che presiedo. Noi imprenditori agricoli lavoriamo non solo per fornire cibo a un prezzo accessibile a tutti, ma anche per creare opportunità professionali e far crescere il benessere della nostra Marsica".

Ad affermarlo è Luigi D'Apice dell'azienda Lago D'Oro dei F.lli D'Apice, in vista dell'inaugurazione del nuovo complesso produttivo per la lavorazione e valorizzazione del finocchio e di altri ortaggi del Fucino, in Abruzzo.


I fratelli Luigi e Nicola D'Apice

All'inaugurazione, che si terrà il 6 aprile alle 9.30 presso lo stabilimento in via dell'Abbazia a San Benedetto dei Marsi (AQ), saranno presenti il ministro dell'agricoltura, sovranità alimentare e foreste Francesco Lollobrigida, il sottosegretario dell'agricoltura Luigi D'Eramo, il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il vicepresidente e assessore all'agricoltura della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, e il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Il nuovo centro di condizionamento
"E' il più grande d'Europa per la lavorazione dei finocchi", sottolinea D'Apice. "Ha una capacità di 150 tonnellate al giorno per 365 giorni l'anno, opera su una superficie coperta di 6.000 metri quadrati e occupa attualmente 130 dipendenti, di cui 80 sulla linea di lavorazione e 50 in campagna. Contiamo di arrivare a 200 dipendenti, di cui 140 sulla linea di lavorazione e 60 in campagna".

"Il complesso produttivo è innovativo nelle macchine selezionatrici presenti sulle linee di lavorazione. Nell'ambiente lavorativo, abbiamo ripristinato la luce naturale direttamente dal tetto - continua D'Apice - Tutto è interconnesso e gestito da un unico software: dall'ingresso dei finocchi provenienti dai campi, al carico dei prodotti finiti sui bilici. La catena del freddo è controllata da sensori digitali che riducono i consumi energetici. I dati produttivi in entrata e quelli delle fasi di lavorazione, fino all'uscita, si scaricano sulle applicazioni informatiche del reparto amministrativo che controlla, in tempo reale, gli ordinativi, i calendari di semina e raccolta, gli stock di magazzino, le fatturazioni e i pagamenti".

"Siamo praticamente autosufficienti per la fornitura di energia elettrica agli impianti, dato che la produciamo mediante i nostri impianti fotovoltaici. Abbiamo così modo di effettuare le ricariche di macchine, trattori, camion della logistica interna ed esterna. Un aspetto che ci rende orgogliosi sono le dotazioni dei servizi destinati alla sicurezza e al benessere delle maestranze e dei collaboratori. La costruzione e messa in funzione di un asilo nido completeranno il welfare aziendale, volto a favorire la conciliazione tra la vita privata e lavorativa". 

Quello realizzato è un investimento importante, sostenuto in parte con fondi del PSR, del Piano Operativo della OP ma, soprattutto, con le misure a favore della cosiddetta agricoltura 4.0.