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Potrebbe essere una svolta per i cachi spagnoli

La Cina dà il via libera alle esportazioni di cachi e mandorle dalla Spagna

La scorsa settimana, Spagna e Cina hanno firmato due accordi commerciali che consentiranno l'esportazione di cachi e mandorle nel Paese asiatico, come comunicato dal Ministero spagnolo dell'agricoltura, della pesca e dell'alimentazione (MAPA).

La firma è avvenuta nell'ambito della visita in Cina del Presidente spagnolo Pedro Sánchez e consentirà alle aziende spagnole di inviare cachi in Cina.

La buona notizia è stata possibile grazie alla collaborazione tra tutte le zone di produzione del cachi in Spagna e le organizzazioni di marketing più rappresentative (soprattutto Asociafruit, l'Associazione spagnola del cachi, la cooperativa Anecoop e il Consiglio di regolamentazione della DOP Cachi de la Ribera del Xúquer), così come al lavoro svolto dal 2018 dai ministeri, con la predisposizione di report e documentazione da inviare alle autorità cinesi.


Missione bilaterale della Regione valenciana e Tianjin, in Cina, il 23 novembre 2018.

"L’accesso al mercato cinese potrebbe essere una svolta per i cachi spagnoli", ha dichiarato Juan Carlos Martínez, direttore dell'azienda valenciana di produzione e distribuzione di cachi, The Natural Hand, specializzata in destinazioni lontane e la più grande azienda d’esportazione di questo frutto a Hong Kong e Singapore.

"In Cina c'è un forte interesse per i cachi Rojo Brillante, e la Spagna è l'unico Paese che produce questa varietà e, attualmente, è in grado di fornire quantità significative, il che ci pone in una posizione molto vantaggiosa", ha spiegato Juan Carlos Martinez. "Alcuni distributori cinesi hanno avuto modo di conoscere i cachi spagnoli sui mercati di Hong Kong e Singapore e sono certi che riscuoteranno successo anche in Cina, dove il potere d'acquisto è cresciuto notevolmente negli ultimi anni e dove i cachi sono diventati piuttosto popolari".


Juan Carlos Martínez, direttore della The Natural Hand.

Restano da definire gli ultimi dettagli prima di iniziare le esportazioni di cachi, come la registrazione delle aziende e la definizione dei trattamenti a freddo da effettuare prima delle spedizioni dei frutti, che avranno una durata compresa tra i 30 e i 36 giorni.

"La Cina sarà un mercato dove potrà essere spedita solo la qualità migliore, che potrebbe essere ampiamente ricompensata con buoni prezzi", ha dichiarato Pascual Prats, presidente dell'Associazione spagnola dei cachi. "Non sarà un mercato facile a causa del lungo tempo di transito rispetto alle destinazioni europee, ma il cachi Rojo Brillante può diventare un prodotto molto esclusivo in un Paese che produce più di 3 milioni di tonnellate di cachi e importa la frutta solo da due origini".

"L'accesso al mercato cinese aiuterà a prevenire il crollo dei mercati europei durante il periodo di maggiore produzione e consentirà ai prezzi di rimanere stabili", ha continuato Pascual Prats, il quale ha aggiunto che, nonostante tutto, l'Europa rimarrà il nostro più grande mercato, grazie alla sua vicinanza".

In Spagna, l'ultima stagione dei cachi si è conclusa con una riduzione di circa il 70% della fornitura, a causa dell'impatto delle condizioni meteo avverse e dei parassiti, e con prezzi molto alti che, nella maggior parte dei casi, non sono stati sufficienti a coprire gli elevati costi di produzione. Anche se è ancora un po' presto per confermarlo, in questa stagione si prevede un buon volume di produzione, secondo il presidente dell'Associazione spagnola dei cachi.

Secondo i dati pubblicati dal MAPA nell'Indagine sulla superficie di coltivazione e sui raccolti per l'anno 2021 (l'ultimo pubblicato), la Spagna ha un totale di 16.683 ettari dedicati alla coltivazione del cachi, la maggior parte nella regione di Valencia.

Per maggiori informazioni:
Pascual Prats
Asociación Española del Kaki
Calle Isabel la Católica, 6 - Pta. 9 y 10
46004 Valencia, Spagna
+34 902920515
[email protected]
www.aekaki.es

Juan Carlos Martínez
The Natural Hand
Hort de Calafre, 6
46470 Albal, Valencia. Spagna
+34 960046320
[email protected]
www.thenaturalhand.com