Dopo cinque trimestri consecutivi di crescita, nel terzo trimestre del 2022 il traffico delle merci nei porti dell'Unione Europea ha registrato un lieve decremento dello 0,7% rispetto all'anno precedente. Eurostat ha reso noto che nel periodo luglio-settembre dello scorso anno il traffico complessivo è stato di 860,4 milioni di tonnellate rispetto a 866,5 milioni nel terzo trimestre del 2021.
A generare il calo è stata principalmente la flessione del traffico containerizzato, in atto dall'ultimo trimestre del 2021, che nel terzo trimestre del 2022 è ammontato a 196,6 milioni di tonnellate (-8,0%). In diminuzione anche il traffico dei rotabili che ha totalizzato 96,0 milioni di tonnellate (-7,2%). Le rinfuse liquide e quelle secche sono aumentate rispettivamente del +3,3% e del +4,2% attestandosi a 319,0 milioni e 198,0 milioni di tonnellate. Lieve rialzo anche del traffico delle altre merci che è risultato pari a 50,8 milioni di tonnellate (+0,7%).
Tra le nazioni europee i cui porti movimentano il maggior volume di traffico delle merci, nel terzo trimestre dello scorso anno hanno registrato una crescita i volumi movimentati dai porti dell'Olanda (151,8 milioni di tonnellate, +2,3%), della Turchia (133,7 milioni di tonnellate, +0,8%) e della Francia (72,5 milioni di tonnellate, +7,4%), mentre sono risultati in calo i volumi di carichi movimentati dai porti di Spagna (122,0 milioni di tonnellate, -0,6%), Italia (113,3 milioni di tonnellate, -13,8%), Germania (70,2 milioni di tonnellate, -3,1%), Belgio (69,6 milioni di tonnellate, -0,9%), Norvegia (48,3 milioni di tonnellate, -7,1%), Svezia (41,7 milioni di tonnellate, -2,5%) e Grecia (41,1 milioni di tonnellate, -3,5%).
Fonte: Informare