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Ottima annata per l'Arancia di Ribera DOP

Una stagione che si avvia alla sua conclusione, con un andamento in controtendenza rispetto alla situazione generale nel settore ortofrutticolo. E' quanto emerge dalle parole di Salvatore Daino, Presidente del Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP. "Sicuramente - continua il presidente - la campagna 2022/23 dell'Arancia di Ribera DOP si è presentata, dal punto di vista organolettico, tra le migliori degli ultimi anni. L'apprezzamento per l'arancia bionda a marchio aumenta sempre più. In Italia, a livello di vendite abbiamo ottenuto un ottimo risultato nella stagione, con un incremento desumibile dai dati comunicati a oggi dai produttori dell'Arancia di Ribera DOP. I dati in questione al momento non sono ancora certificati, e pertanto li renderemo noti appena pronti, cioè a stagione conclusa. Il mio impegno è di mantenere alto il livello di selezione e di qualità degli agrumi, affinché si consolidi il sempre maggiore apprezzamento riscontrato nella vendita".

Salvatore Daino (Presidente Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP) e Paolo Parlapiano (Vicepresidente) 

Secondo Paolo Parlapiano, vicepresidente del Consorzio e responsabile GDO della Parlapiano Fruit Srl, invece, "un ringraziamento per il successo ottenuto va sicuramente ai produttori che si impegnano quotidianamente per produrre un'arancia di qualità, che faccia la differenza e ai gruppi della GDO che credono e acquistano il nostro prodotto, permettendo ai consumatori più attenti di avere sulla tavola un'arancia unica e dal sapore straordinario, prodotta nel rispetto di un rigido disciplinare di produzione, che garantisce origine e tracciabilità della filiera".

"La soddisfazione per il bilancio più che positivo di questa campagna arancicola - spiega Parlapiano - sta nell'incremento delle vendite, nonostante una stagione connotata da una minore produzione iniziale e con rincari su tutti i fronti. E' provato, inoltre, che le caratteristiche qualitative e organolettiche di questa arancia si differenziano da quelle provenienti da altri areali di coltivazione, conferendo al prodotto una propria identità nei mercati nazionali ed europei. Si tratta del connubio perfetto tra fattori ambientali: clima, terreno e acqua. Gli aranceti, infatti, sono presenti ai lati e sui versanti dei fiumi Verdura, Magazzolo, Platani e Carboj, dove la natura dei terreni è costituita da un alto contenuto di argilla, tale che il terreno forma dei crepacci durante l'estate".

"Questi suoli che appartengono all'ordine dei Vertisuoli e degli Inceptsuoli - rimarca l'esperto - hanno una grande potenzialità agronomica. Essi sono ricchi di minerali primari prontamente assimilabili, ad alta capacità di scambio cationico (> 20 meq/100 g.), caratteristica che contribuisce ad aumentare notevolmente il contenuto di potassio scambiabile e disponibile per l'arancia di Ribera. L'elevata disponibilità di potassio, che favorisce la migrazione degli zuccheri dalle radici, foglie e rami sino ai frutti, unita alle condizioni climatiche tipiche dell'area mediterranea, contribuisce in maniera decisa ad aumentare il contenuto di zuccheri e la qualità gustativa nell'Arancia di Ribera".

"In queste aree, dunque, anche le caratteristiche fisiche del terreno svolgono un ruolo importante nel determinare le caratteristiche del prodotto - conclude Parlapiano - I suoli, formati da sedimenti alluvionali, sono caratterizzati da una tessitura equilibrata, che assicura la succosità dei frutti e conferisce unicità ai suoli di quest'area, legata all'elevato contenuto di argilla, mitigato dalla sabbia e frequentemente da ciottoli, che garantiscono la libera circolazione dell'aria e dell'acqua e consentono l'instaurazione di processi biologici, con l'insediamento di una microflora "positiva", favorevole alla sintesi della sostanza organica che, com'è noto, favorisce l'assimilazione degli elementi nutritivi e dell'acqua".

Per maggiori informazioni: 
Consorzio di Tutela 
Arancia di Ribera DOP
+39 0925 561522
info@aranciadiriberadop.it
www.aranciadiriberadop.it