Cresce la spesa per atto di acquisto dei peperoni nell'ultimo anno. Se nei dodici mesi terminanti a gennaio 2021 e 2022 ogni volta che si acquistavano peperoni si spendevano circa 2,15 euro, negli ultimi 12 mesi terminanti a gennaio 2023 gli acquirenti sono arrivati a spendere quasi 2,40 euro.
A fronte di questo maggiore investimento per atto, diminuisce di circa il 10% la quantità acquistata, ne deriva quindi un calcolabile aumento di prezzo medio.
Nonostante questa ultima osservazione, la frequenza di acquisto rimane stabile nel tempo e - secondo l'osservatorio permanente GfK IT Consumer Panel su un campione di 15.000 famiglie per la rilevazione dei comportamenti di acquisto di prodotti di largo consumo ad utilizzo domestico – negli ultimi 36 mesi si vedono mediamente 7 atti: cioè mediamente i peperoni vengono acquistati dalle famiglie italiane circa sete volte in un anno. Atti che sono maggiormente concentrati nella stagione estiva che inizia a maggio e termina settembre.
In un contesto sfidante e inflattivo questi dati portano a diminuire il numero di famiglie acquirenti che da circa 16,3 milioni dei ventiquattro mesi terminanti a gennaio 2022, diventano poco più di 15,7 milioni nell'anno terminante a gennaio 2023. Questo significa che nell'ultimo periodo poco meno del 62% della popolazione ha acquistato peperoni almeno una volta.
Nota particolare in questo segmento è la performance del bio che a volte non è significativa. Nei peperoni si rileva che la penetrazione del bio resta il 10% pressoché costante nel tempo, mentre il segmento non-bio perde quasi un punto percentuale in due anni.
Un altro aspetto caratteristico di questo mercato è la performance nei canali. Se genericamente il largo consumo vede negli ultimi periodi un crescente interesse per i discount a spese di ipermercati e supermercati sostanzialmente stabili, parlando di peperoni non possiamo non notare che la penetrazione è in leggera crescita negli ultimi 24 mesi per ipermercati (da 9,4% a 9,6%), discount (da 23,3% a 25,1%), mentre nei supermercati vediamo un trend stabile passando da 36,7% a 36,5%. I canali più piccoli: libero servizio, specializzati frutta e verdura e mercati hanno tutti penetrazione in calo.
Finora abbiamo parlato di peperoni freschi, per quanto riguarda ad esempio i peperoni sott'aceto, abbiamo tutti indicatori stabili se non in lievissimo rialzo: famiglie acquirenti che passano da 2,741 a 2,789 in un anno, frequenze di acquisto da 2,2 a 2,3 volte l'anno, spesa per atto da 1,58 euro a 1,71 euro.
Gli acquirenti peperoni freschi si possono così descrivere: principalmente residenti nel nord Italia, con un profilo socio-economico medio alto / alto, famiglie tendenzialmente di età avanzata, di due componenti o tre, senza figlio o in età adolescenziale (13/18 anni).
Autore: Daniela Mastropasqua
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