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Stéphane Jacquet, APEF: “162.000 euro di elettricità per 2 mesi”

I produttori francesi di indivia sono "stanchi ma resilienti"

Il 2022 è stato un anno difficile, per il settore francese dell'indivia, e i produttori sono "stanchi ma resilienti", secondo Stéphane Jacquet, direttore generale di APEF. Messi a dura prova dall'aumento eccessivo dei prezzi dell'energia, dall'elenco crescente di sostanze attive vietate (tra cui il recente divieto al benfluralin) e dai problemi di gestione dell'acqua, da oltre un anno i produttori francesi di indivia mettono in guardia sulle loro difficoltà economiche e i rischi di un graduale crollo del settore. Alcuni produttori hanno addirittura deciso di interrompere la loro attività. "È difficile quantificare, ma i volumi stanno crollando, eppure il settore è ancora impegnato a trovare soluzioni per cercare di tutelarsi e alleviare la situazione dei produttori".

“162.000 euro di energia elettrica per 2 mesi”
"Uno dei nostri produttori, ad esempio, ha ricevuto una bolletta elettrica di 162.000 euro solo per i mesi di gennaio e febbraio 2023, rispetto ai 157.000 euro per l'intero anno 2021". Una vera batosta che si spiega con "i contratti firmati a fine 2022 per 500/600 euro a MWh", spiega Stéphane Jacquet. "Trasferire questo aumento sui prezzi di vendita è impossibile". Per questo, il 20 marzo, l'APEF ha incontrato i rappresentanti di EDF e DDFIP, incaricati di segnalare i problemi al Ministero francese dell'agricoltura, per discutere di possibili aiuti e di una rinegoziazione dei contratti energetici".

Quest'anno, Stéphane Jacquet spiega che “la campagna è complicata a monte. La siccità e il gelo hanno ridotto i raccolti". Per il prossimo anno, l'APEF prevede una diminuzione del 10-15%. Sul mercato, l'offerta ridotta si adegua alla domanda, anche se c'è una generale tendenza al ribasso rispetto agli altri anni

Un settore in transizione
"Faremo tutto il possibile per partecipare alle discussioni con Interfel", spiega Stéphane Jacquet a proposito del piano di sovranità alimentare annunciato da Marc Fesneau all'inizio di marzo. Energia, acqua, clima, misure fitosanitarie: il settore vuole rinnovarsi e cerca alternative in tutti i settori. Tra le possibili soluzioni, l'associazione vuole optare per il fotovoltaico e sta lavorando alla gestione dell'acqua in campo e nelle camere di forzatura. "Per quanto riguarda le molecole, si sta lavorando su delle valide alternative e sull'ossigenazione dell'acqua nelle vasche, per limitare l'uso di fertilizzanti. Inoltre, sono allo studio nuove varietà più resistenti alle malattie e alla siccità, mentre sono in corso attività di ricerca e sviluppo con il supporto della stazione di ricerca sperimentale e in collaborazione con i produttori".

Campagna di comunicazione "più dinamica" nel 2023
"Oltre a queste azioni, continuiamo la nostra campagna di comunicazione che quest'anno sarà più dinamica: si svolgerà sui social, presso le scuole di hospitality management e attraverso concorsi culinari, con la partecipazione di un ambasciatore il cui nome non è stato ancora rivelato. Questa personalità del mondo culinario si occuperà di esaltare l'indivia belga e conquistare i consumatori".

Per maggiori informazioni: 
APEF 
2, rue des Fleurs
62000 Arras 
Phone: 03 21 07 89 89
endive.fr
contact@endive.fr

Data di pubblicazione: