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Focus sul mercato mondiale dell'avocado

Sui mercati mondiali si stanno verificando diversi sviluppi per l'avocado e si prevede l'arrivo nei Paesi Bassi di grandi volumi di frutti da nazioni come Perù, Sudafrica, Kenya, Tanzania e Colombia. La qualità degli avocado kenioti è migliorata significativamente e le spedizioni di questi frutti hanno superato il Sudafrica in termini di volume. Nel Regno Unito gli acquisti di avocado rimangono stabili nonostante la crisi del costo della vita, con arrivi dal Perù e dal Sudafrica in aumento dopo la fine della stagione dell'offerta da Spagna, Israele e Cile.

In Francia si registra un deficit di fornitura, con conseguente aumento dei prezzi degli avocado, mentre in Italia i prezzi sono alle stelle a causa dell'insufficiente offerta di avocado Hass. In Sudafrica i prezzi degli avocado sono diminuiti a causa dell'eccesso di offerta sul mercato. Tuttavia, le quotazioni europee sono ancora soddisfacenti a causa dei problemi logistici del Perù e delle inondazioni che hanno interessato le loro spedizioni. Il consumo di avocado in Cina è in piena espansione e si prevede che il mercato nordamericano rimarrà ampio per tutto l'anno, con il Messico completamente concentrato sul mercato statunitense.

Paesi Bassi: in arrivo grandi volumi
"Nel mercato degli avocado le prospettive sono poco favorevoli per i prossimi mesi - afferma un importatore olandese - Con le forniture previste da Sudafrica, Perù, Kenya, Tanzania e Colombia, sono in arrivo ingenti volumi. Personalmente, mi aspetto molto dagli avocado kenioti nei prossimi anni. In passato è stato un po' la pecora nera tra i Paesi produttori di avocado, ma grazie ai severi controlli governativi la qualità è migliorata notevolmente e ora ha superato il Sudafrica in termini di volume".

Belgio: la popolarità del frutto non è diminuita
L'offerta di avocado peruviano deve riportare una certa stabilità sul mercato, spiega un importatore belga. "A causa dei raccolti deludenti in Spagna e Marocco, il mercato aveva urgentemente bisogno dell'offerta peruviana per soddisfare la domanda. Dopo tutto, si tratta di volumi importanti in arrivo. Per un po' abbiamo temuto che anche in questo caso i volumi sarebbero stati un po' deludenti a causa dei disordini nel paese, ma fortunatamente la situazione è rimasta relativamente contenuta".

Dal punto di vista della domanda, l'avocado rimane più popolare che mai. "Durante le festività la situazione è stata un po' deludente e a causa dell'inflazione si è optato più spesso per le opzioni più economiche, ma ora che ci stiamo dirigendo verso la primavera notiamo una nuova ripresa negli acquisti di questo frutto. Ciononostante, i prezzi rimangono piuttosto alti a causa di un'offerta alquanto limitata. Bisognerà aspettare per vedere come si evolverà la situazione nei prossimi tempi, ma l'offerta africana, secondo me, riuscirà ad assorbire questo fenomeno".

Germania: un quadro variegato per il frutto
Negli ultimi mesi il mercato tedesco è stato molto teso, con qualità diverse e disponibilità limitate. La stagione marocchina è stata caratterizzata da buone qualità e dimensioni, mentre gli avocado spagnoli sono stati molto difficili da maturare quest'anno, anche se la disponibilità è stata soddisfacente. Attualmente la campagna peruviana sta iniziando con qualità molto buone, come previsto. Non è ancora chiaro come si svilupperanno i volumi di esportazione verso i mercati europei. Le merci provenienti da altre località d'oltremare sono state difficili da gestire e da maturare quest'anno, a causa di problemi di germogliazione e di calibro.

Regno Unito: gli acquisti rimangono stabili nonostante il carovita
Le forniture di avocado da Spagna, Israele e Cile sul mercato inglese sono nella fase finale della stagione e gli arrivi da Perù e Sudafrica stanno iniziando ad aumentare. I volumi provenienti dalla Spagna sono stati inferiori in questa stagione (è arrivato il 30-40% in meno), così come le dimensioni dei frutti. Ciò è stato causato da un raccolto abbondante e da una fine tardiva della stagione precedente, che ha portato a una fioritura tardiva; inoltre, i volumi sono stati ostacolati dalla siccità e dalle restrizioni idriche nei mesi estivi. La domanda al dettaglio è stata soddisfatta da un mix di origini.

Gli avocado dei primi produttori sudafricani stanno iniziando ad arrivare nel Regno Unito, così come quelli del Perù. I coltivatori peruviani hanno dovuto affrontare molte sfide quest'anno: disordini che hanno portato a rivolte, blocchi stradali, e di recente sono stati colpiti dal ciclone Yaku che ha portato forti piogge, causando inondazioni, frane e altri danni alle infrastrutture. Anche il Sudafrica ha avuto i suoi problemi con il ciclone Freddy che ha causato forti piogge nelle regioni di coltivazione.

Il Perù si riprenderà da queste perturbazioni e si prevede un aumento dei volumi in questa stagione, soprattutto grazie alle nuove piantagioni. I volumi in più saranno destinati a diversi mercati del mondo, con circa il 7% in più previsto per l'Europa. Il Sudafrica ha stimato 18 milioni di cartoni da 4 kg per l'esportazione in questa stagione.

I dati di Kantar Worldpanel mostrano che nelle 12 settimane terminate il 19 febbraio di quest'anno il valore al dettaglio degli avocado è cresciuto del 6,6% nel Regno Unito. Gli avocado maturi hanno continuato a essere resilienti e una parte dell'aumento è probabilmente dovuta all'inflazione dei prezzi.

In Regno Unito la crisi del costo della vita non sembra aver influito sulla domanda. Nonostante gli avocado siano considerati un bene di lusso, i volumi di vendita sono rimasti costanti.

Francia: il deficit fa salire i prezzi
Nel periodo di transizione tra gli emisferi, la campagna degli avocado di origine mediterranea sta volgendo al termine. Una campagna che, in un contesto di produzione deficitaria, sarà stata relativamente ben orientata in termini di prezzi e flussi di vendita. Infatti, tutte le produzioni invernali sono state deficitarie in questa stagione, ad eccezione di Colombia e Messico, che comunque non sono riuscite a colmare il gap produttivo di Spagna e Israele.

L'offerta continua a diminuire con l'arrivo degli ultimi frutti mediterranei della stagione. Il mercato francese è alla fine delle origini mediterranee e il Perù sta prendendo il sopravvento. Si prevede che i grandi volumi arriveranno principalmente dall'inizio di maggio alla fine di agosto (tra le settimane 19 e 35). Prevista una produzione totale di 70.000 tonnellate in più rispetto allo scorso anno e un'esportazione in Europa di 22.000 tonnellate in più (7%). Ma siccome quest'anno il mercato americano sarà probabilmente complicato, per via di una grande produzione in Messico, è possibile che questa cifra venga rivista al rialzo. Nel frattempo, e in questo contesto di deficit di offerta, il mercato promette di essere buono e in crescita nelle prossime due-tre settimane.

Ma superato questo periodo di transizione ci sarà ancora il rischio di un mercato che rimane alto a fronte di un accumulo di offerta a inizio stagione. È a causa di un deficit di offerta che il mercato è salito, non perché il consumo sia aumentato. Il rischio è che i prezzi rimangano elevati mentre si arriva all'inizio della stagione peruviana con volumi che si intensificano. In una situazione del genere il prodotto diventerebbe poco attraente per il consumatore, in quanto è costoso e rappresenta un frutto di inizio stagione che non ha raggiunto la sua maturazione ottimale. D'altra parte, un mercato attraente attira anche l'interesse di alcuni esportatori, indipendentemente dalla qualità dei loro prodotti. Questo porta a un rallentamento dei consumi. In questo caso ci sarebbe il rischio di un crollo del mercato.

Di fronte a un aumento dei volumi di produzione dal Perù, ma anche da Kenya, Colombia e Sudafrica, il successo della prossima stagione dipenderà dai consumi. Sapendo che l'anno scorso il Perù ha avuto una stagione molto negativa, quest'anno gli esportatori scommettono sul fatto che i distributori promuoveranno il prodotto per tutta l'estate. Tuttavia, è probabile che la domanda sia ricorrente in un contesto in cui la produzione mondiale non cessa di aumentare di anno in anno, affrontando un mercato polarizzato su Stati Uniti ed Europa.

Italia: per la varietà Hass poco prodotto e prezzi alle stelle
Dalla settimana 11 alla 12, la commercializzazione di avocado ha subito dei cambiamenti, secondo un grossista del Nord Italia. "Sul fronte della varietà Hass, la situazione è peggiorata, e non di poco: il prodotto movimentato è ancora più limitato e i prezzi sono alle stelle. La merce peruviana entra a singhiozzo ed è praticamente già venduta ancor prima dell'arrivo. Dal Marocco i volumi sono ridotti al minimo, dato che come per l'origine israeliana, la stagione volge al termine. Anche la Spagna registra volumi limitati della varietà Lamb Hass e i prezzi risultano elevati. Il prodotto spagnolo ha una quotazione di acquisto che può raggiungere i 16 euro".

"Sull'avocado greenskin possiamo dire che dalla settimana prossima sono previsti maggiori volumi e i prezzi di acquisto potrebbero diminuire ancora. Il livello attuale della varietà Fuerte è di 10,50-11,00 euro contro quelli decisamente più elevati della scorsa settimana. Da metà aprile sono attesi i volumi di Kenya e Sudafrica".

Spagna: campagna segnata da calibri piccoli e prezzi elevati
La stagione degli avocado spagnoli si sta concludendo nel sud della Spagna, mentre sta iniziando nella regione di Valencia, un'area più tardiva e con quantità più limitate, anche se quest'anno sta guadagnando rilevanza. Quest'anno la stagione si concluderà in anticipo a causa del significativo calo della produzione. L'abbondanza di piccole pezzature e i prezzi elevati all'origine, dovuti all'offerta limitata, hanno caratterizzato la campagna. Data la minore offerta spagnola, c'è stato più spazio per gli avocado provenienti dalla Colombia e da Israele. La frutta nazionale è stata sufficiente a coprire i programmi dei clienti che la preferiscono sempre, e non c'è stata frutta aggiuntiva da vendere sul mercato libero.

La Spagna ha appena iniziato a commercializzare i primi avocado provenienti dal Perù, il cui raccolto si stima sia aumentato del 10-15% rispetto all'anno scorso. Negli ultimi mesi i prezzi degli avocado spagnoli sono stati piuttosto alti, per cui la domanda è rallentata. Gli esportatori si aspettano quindi una transizione graduale verso la stagione peruviana, sperando che, con l'aumento delle temperature, il consumo riprenda in vista della Pasqua.

Ci sono stati alcuni problemi logistici con le spedizioni dal Perù a causa delle forti piogge, ma si spera che questi problemi si risolvano presto e che, una volta che le strade di accesso ai porti saranno di nuovo utilizzabili, non si verifichino sovrapposizioni tra le piantagioni di inizio e metà stagione, tenendo conto che quest'anno si prevede una produzione maggiore.

Israele: produzione inferiore del 42% rispetto allo scorso anno
La stagione dell'avocado israeliano 2022/23 si concluderà tra circa quattro settimane e finora ha registrato un calo del 42% circa, con una stima media di 70.000 tonnellate, rispetto alle oltre 100mila tonnellate registrate nello stesso periodo dell'anno scorso. Un importante esportatore ha commentato che si tratta di una stagione difficile, in quanto non è in possesso di abbastanza frutta per soddisfare tutte le richieste dei clienti. In alcune parti della stagione, inoltre, le dimensioni dei frutti sono stati leggermente inferiori alla media. Ciò è stato causato dal clima più freddo durante la fioritura nella primavera precedente la stagione in corso. I produttori e gli esportatori israeliani sono almeno sollevati dal fatto che la debolezza dello Shekel rispetto al dollaro e all'euro abbia compensato i minori volumi.

Sudafrica: stagione difficile per gli avocado sudafricani
I prezzi degli avocado nazionali sono "orribili", secondo un commerciante, che nota come la recente chiusura nazionale e le festività pubbliche abbiano ridotto l'affluenza sul mercato. I primi avocado a buccia verde sono stati esportati nella settimana 11, così come i primi Hass. Al momento ci sono 60.000 cartoni da 4 kg sul mercato di Johannesburg, "migliaia e migliaia di sacchi e cassette", dice un commerciante. I prezzi dei sacchi da 15 kg di Hass variano da 4 euro a 5 euro, mentre una cassetta di Hass va da 3 euro a 4 euro. I prezzi della varietà Fuerte sono tradizionalmente più alti in Sudafrica: un sacco da 15 kg costa circa 5 euro.

Il prezzo medio al chilogrammo è sceso a 0,55 euro e a 0,74 euro per gli avocado di classe 1, visto che attualmente l'offerta supera la domanda sul mercato. Ci sono stati problemi con le varietà Hass precoci non ancora mature a causa delle forti piogge. I frutti stanno impiegando più tempo a raggiungere la maturazione, ma si spera che nelle prossime settimane la situazione si risollevi.

Ci sono "troppi" sacchi di avocado sui mercati, osserva il commerciante, forse a causa dei costi dei cartoni. "I costi dei cartoni sono enormi - dice un esportatore - C'è più richiesta di cassette di cartone da 10 kg di Hass che di sacchi". Le scatole di cartone sono costose e producono prezzi a malapena in pareggio, sostiene un responsabile di un magazzino di confezionamento.

C'è un sovrapprezzo per i frutti più grandi, ma ci sono molti frutti piccoli, come accade in altri Paesi. I prezzi in Europa sono ancora molto buoni, secondo un esportatore, ma i problemi logistici del Perù e le inondazioni ostacolano le spedizioni. Entro la settimana 13 sono previsti grandi arrivi e le prospettive sono favorevoli in questa fase.

Gli avocado greenskin sono destinati, tra l'altro, alla Russia, ma siccome gli assicuratori non coprono le spedizioni russe da quando è scoppiata la guerra, alcuni esportatori si tengono alla larga dal Paese. Altri si rivolgono soprattutto all'Europa dell'Est. Le difficoltà del Perù potrebbero creare più spazio per il Sudafrica all'inizio della stagione

Cina: il consumo del frutto sta fiorendo
Il consumo di avocado in Cina sta fiorendo. Negli ultimi anni il Paese ha importato quantità crescenti di avocado, in particolare da Messico, Nuova Zelanda, Cile e Perù, per soddisfare la crescente domanda di questo frutto sul mercato cinese. Recentemente gli avocado kenioti e tanzaniani hanno ottenuto l'accesso al mercato cinese. Secondo il Dipartimento degli affari africani della Cina, il Kenya prevede di fornire al mercato cinese un totale di 20.000 tonnellate di avocado nel 2023. Se riuscisse a portare a termine l'impresa, il Paese assumerebbe una posizione considerevole sul mercato. Il primo carico della stagione è arrivato all'inizio di marzo. Kenya, Tanzania e, in futuro, Sudafrica, sono perfettamente posizionati per colmare le attuali lacune nelle forniture di avocado alla Cina dai mercati esistenti.

La Cina sta coltivando avocado a livello nazionale. Sebbene il frutto non abbia origini cinesi, negli ultimi anni il Paese ha lavorato per sviluppare la propria industria. Alcune province cinesi, come lo Yunnan e il Guangxi, hanno promosso attivamente la coltivazione e la produzione di avocado. Progetti sono in corso anche nel Guangdong, nello Yunnan, nel Sichuan e nel Fujian.

"Attualmente, la stagione di produzione nazionale di avocado va da metà ottobre a fine marzo. Ora abbiamo sviluppato varietà precoci che saranno lanciate prima in futuro", commenta un coltivatore di avocado dello Yunnan. "La coltivazione dell'avocado è in aumento nello Yunnan e sempre più aziende iniziano a piantare. A livello internazionale, la coltivazione del frutto è accusata di richiedere molta acqua e di danneggiare l'ambiente. Ma nello Yunnan le precipitazioni sono abbondanti e anche se le piogge sono insufficienti, i fiumi vicini possono fornire acqua. Anche le foglie cadute degli avocado sono benefiche per l'ambiente. Pertanto, piantare il frutto nello Yunnan è positivo per l'ambiente".

Nord America: ampia disponibilità del prodotto
I volumi di avocado in Nord America sono attualmente abbondanti rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso e si prevede che rimarranno tali fino alla fine dell'anno. Questo è il risultato della produzione di diversi Paesi d'origine. Si prevede che Messico, California, Perù e Colombia avranno forniture soddisfacenti. Attualmente il mercato statunitense è dominato dai frutti messicani. In Messico l'anno scorso lo stato di Jalisco ha ottenuto l'accesso a tale mercato e ogni trimestre un numero maggiore di frutteti ottiene la certificazione per la spedizione. "Di conseguenza si prevede che quest'anno Jalisco spedirà negli Stati Uniti un volume di avocado superiore del 25-30% rispetto al 2022", afferma uno spedizioniere.

Presto anche la produzione della Colombia e della Repubblica Dominicana contribuirà alle forniture statunitensi. Il raccolto della California è per ora in ritardo a causa delle recenti piogge. "Si prevede un aumento della produzione californiana quando le piogge si attenueranno, per arrivare a circa 2.700-3.600 tonnellate settimanali entro la fine di aprile", afferma un altro produttore-spedizioniere. Inoltre, l'ampia disponibilità di frutta messicana contribuisce a ritardare l'ingresso sul mercato della California.

La produzione colombiana di avocado riprenderà a maggio e gli avocado saranno spediti in Nord America ogni settimana fino alla fine dell'anno solare.

Complessivamente, l'abbondanza di scorte dovrebbe portare a numerose opportunità promozionali, in particolare per i calibri 48 e più grandi. I prezzi sono inferiori di circa il 30-40% rispetto all'anno scorso, anche se potrebbero aumentare in aprile-maggio quando arriveranno frutti di buona qualità sia dalla California che dal Messico.

Messico: esportazioni concentrate sul mercato statunitense
Attualmente il Messico è in piena stagione degli avocado nelle sue principali aree di coltivazione, in particolare nel Michoacan, che rappresenta oltre il 90% della produzione messicana totale. Le esportazioni sono concentrate sul mercato statunitense, la principale destinazione degli avocado messicani, dove vengono inviate circa 24.000 tonnellate a settimana. Il Perù ha iniziato la sua stagione qualche settimana fa, ma sarà ad aprile che i volumi inizieranno a rappresentare una notevole concorrenza per gli esportatori messicani negli Stati Uniti.

L'anno scorso il Perù ha inviato maggiori volumi al mercato statunitense, perché quello europeo non era favorevole. Si prevede quindi che anche quest'anno gli esportatori peruviani punteranno maggiormente al mercato statunitense. L'economia statunitense è danneggiata dall'inflazione, ma secondo un esportatore messicano la domanda di avocado non ne risente grazie ai prezzi relativamente bassi che mantengono il consumo. C'è stata un po' di incertezza dopo il Super Bowl, dove la domanda era esageratamente alta, ma finora si è mantenuta su buoni livelli.

Guatemala: accesso al mercato statunitense in via di definizione
Il Guatemala ha concluso la stagione delle esportazioni di avocado con una buona domanda e vendite in Europa e nel Regno Unito all'inizio del mese. Le esportazioni guatemalteche di avocado si concentrano in Europa e in America Centrale perché il paese non ha ancora accesso al mercato statunitense, molto più vicino. Il Ministero dell'Agricoltura del Guatemala e l'USDA stanno lavorando al protocollo per l'accesso degli avocado guatemaltechi al mercato statunitense tra un anno o due, ha commentato un produttore. Il paese ha meno di 6.000 ettari di alberi di avocado, molti dei quali si trovano tra i 1.200 e i 2.000 metri di altitudine.

Colombia: l'industria colombiana è in rapido sviluppo
A marzo la Colombia è impegnata a concludere la stagione principale di produzione ed esportazione di avocado. Pur essendo un fornitore attivo tutto l'anno, da aprile a settembre si svolge la stagione secondaria, in cui i volumi di avocado Hass disponibili sono leggermente inferiori rispetto ai mesi di punta da ottobre a marzo. L'industria colombiana dell'avocado si sta sviluppando rapidamente grazie all'accesso al mercato statunitense. Ad oggi sono più di 300 i frutteti colombiani certificati per la spedizione negli Stati Uniti da 17 regioni di coltivazione. Hanno un facile accesso ai porti sia dell'Atlantico che del Pacifico, il che garantisce velocità di consegna e prodotti freschi sulla costa orientale e occidentale degli Stati Uniti.

Australia: il frutto locale ottiene l'accesso al mercato indiano
La stagione degli avocado australiani si è spostata sulla varietà Shepard per i mesi da febbraio a maggio, che è la varietà dominante in questo periodo dell'anno, nonostante rappresenti solo il 20% della produzione. Secondo l'Horticulture Statistics Handbook, pubblicato di recente da Hort Innovation, il valore della produzione è diminuito del 26% (a 363,8 milioni di dollari), nonostante il volume sia aumentato del 56% (fino a 122.197 tonnellate) per l'anno conclusosi a giugno 2022. I volumi di esportazione sono aumentati significativamente a 11.611 tonnellate rispetto alle 3.155 tonnellate dell'anno precedente, e anche il valore delle esportazioni è aumentato da 22 milioni di dollari a 52 milioni di dollari.

Inoltre, gli avocado Hass australiani hanno ottenuto l'accesso al mercato indiano due settimane fa, anche se l'approvazione definitiva è subordinata al successo di dieci spedizioni di prova. Un operatore del settore ritiene che l'accesso dell'Australia al mercato indiano sia una "svolta" e afferma: "Siamo consapevoli che l'approvazione finale del protocollo dipenderà dal successo di 10 spedizioni di prova, e siamo molto fiduciosi di poterlo ottenere. Il governo australiano ha lavorato molto duramente e a stretto contatto con il settore per ottenere un protocollo commercialmente valido e attuabile che tutti i coltivatori australiani di avocado Hass potranno utilizzare. Crediamo che ci siano grandi opportunità per gli avocado australiani in India e che si tratti di un mercato con un enorme potenziale di crescita".

L'accordo di accesso al mercato dell'avocado Hass stipulato dal governo australiano con l'India è sostenuto da un investimento di 3 milioni di dollari nella ricerca per sostenere l'esportazione del frutto. Ciò è stato visto come una svolta per gli esportatori. "Crediamo che ci siano grandi opportunità per gli avocado australiani in India e che si tratti di un mercato con un enorme potenziale di crescita".

"L'India è un mercato in rapida crescita per gli avocado e siamo entusiasti di portare i nostri avocado Hass di qualità superiore ai consumatori indiani. Questo nuovo accesso al mercato rappresenta per noi una grande opportunità per espandere la nostra attività di esportazione e rafforzare il nostro rapporto con i consumatori indiani, e non vediamo l'ora di costruire un rapporto duraturo con i nostri clienti indiani", ha dichiarato un esportatore.

Nel frattempo, la Nuova Zelanda si sta preparando ad ospitare il 10° Congresso mondiale dell'avocado ad Auckland dal 2 al 5 aprile 2023, con un programma accademico di tre giorni con relatori internazionali e giornate sul campo a livello regionale. Nella campagna 2021/22 sono state prodotte 50.837 tonnellate di avocado da un totale di 4.350 ettari di alberi di avocado - e 3.914.000 vassoi sono stati esportati durante l'anno. Ma non è filato tutto liscio per i coltivatori di avocado in Nuova Zelanda, con le inondazioni che hanno colpito alcune zone dell'Isola del Nord a gennaio, seguite dal ciclone Gabrielle che ha danneggiato centinaia di ettari di colture orticole, tra cui gli avocado, con alberi e frutteti che hanno subito danni ingenti.