Nel 2022, nel commercio al dettaglio svizzero sono stati venduti meno prodotti biologici (-2%) rispetto all'anno precedente. Questo calo è riconducibile al ritorno alle abitudini di consumo usuali, prima della pandemia. Un'analisi su base pluriennale evidenza, però, una crescita costante della domanda di derrate alimentari biologiche nel commercio al dettaglio.
A renderlo noto è un rapporto dell'Ufficio federale dell'agricoltura-UFAG e dell'Istituto di ricerca dell'agricoltura biologica, che prosegue: "Nel 2022, in particolare, la cifra d'affari degli alimenti biologici è risultata più elevata rispetto all'anno pre-pandemia, il 2019. Come emerge dal Biobarometro, tra il 2020 e il 2022 anche la quota di coloro che hanno consumato quotidianamente prodotti biologici è aumentata dal 17 al 19%. La principale barriera all’acquisto di generi alimentari biologici è rimasto il prezzo elevato".
Verdure fresche e patate, le categorie bio più vendute
Nel 2022 il gruppo di merci "verdure fresche e patate" ha segnato la maggiore quota sull'intera cifra d'affari relativa alle derrate alimentari biologiche, nel commercio al dettaglio svizzero. Con un fatturato di 515,6 milioni di franchi, questa ammonta a circa il 16%. Importante anche il gruppo della "frutta fresca", con una cifra d'affari pari a 320,6 milioni di franchi e una quota del 10% sull'intera cifra d'affari relativa alle derrate alimentari biologiche.
Cresce l'importanza dei discount come canali di vendita di generi alimentari bio
È interessante anche osservare le quote di mercato dei diversi canali di vendita rispetto alla cifra d'affari degli alimenti biologici nel commercio al dettaglio. Nel 2022, l'88,3% degli alimenti biologici è stato acquistato nel commercio al dettaglio classico (Coop, Migros, Manor, Spar, Volg, e altri). Negli ultimi anni, grazie all'espansione della loro gamma biologica, i discount (Aldi, Denner, Lidl, e altri) hanno registrato un aumento costante delle rispettive quote di mercato, segnando 6,1% nel 2022 e guadagnandosi così il secondo posto tra i canali di smercio delle derrate alimentari biologiche.
Le quote di mercato del commercio specializzato, della vendita diretta e dei rimanenti canali di smercio registrano una continua tendenza al ribasso e nel 2022 hanno segnato un valore pari complessivamente al 5,6%. Negli anni 2020 e 2021, caratterizzati dalla pandemia, tali quote di mercato erano temporaneamente aumentate grazie al cambiamento delle abitudini di acquisto, mentre nel 2022, con la normalizzazione della situazione, hanno ricominciato a diminuire. Il commercio online ha segnato un lieve aumento, ma nel complesso ha un peso molto esiguo per quanto riguarda lo smercio di alimenti biologici.
Va considerato che i dati relativi ai discount, alla vendita diretta e al commercio online tendono a essere sottostimati sulla base dei dati disponibili del panel delle economie domestiche di NielsenIQ Switzerland.