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Progetto In&Out

L'agricoltura in prima linea contro gli sprechi di acqua

Ridurre gli sprechi e valorizzare al meglio la risorsa acqua anche in agricoltura: una sfida che il settore ortofrutticolo europeo ha raccolto tramite il progetto In&Out (progetto cofinanziato dall'Unione Europea per la valorizzazione delle filiere ortofrutticole nazionali e comunitarie riunite nelle Organizzazioni di Produttori).

Le ultime ricerche dimostrano che, grazie a tecnologie innovative e nuove tecniche agronomiche, oggi si produce di più e con meno acqua: -30% nel caso del kiwi, fino al 20% in meno per il pomodoro da industria, prodotto di larghissimo consumo e testimonial dell'impegno nella lotta alla crisi idrica.

"L'ortofrutta valorizza l'acqua e non la spreca, come alcune narrazioni cercano di raccontare al consumatore - commenta Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, principale Organizzazione di Produttori ortofrutticola della UE e promotrice del progetto In&Out - Quando ci innestiamo nel ciclo naturale dell'acqua, dalla fonte al mare, effettuando prelievi per irrigare campi e frutteti siamo ben consci della responsabilità che ci assumiamo, in particolare in un momento storico come quello attuale, in cui la siccità rappresenta una minaccia per tutto il pianeta".

Davide Vernocchi

"Siamo convinti, tuttavia, che ogni goccia d'acqua che si trasforma in frutta e verdura buona, sana e salubre non sia sprecata ma che, al contrario, contribuisca al benessere della Terra e di chi la abita. Da qui il nostro duplice impegno: utilizzare al meglio solo l'acqua necessaria e continuare a investire in ricerca e sviluppo tecnologico per dotare gli agricoltori di soluzioni che consentano di produrre in modo sempre più sostenibile".

E i risultati dimostrano che la strada imboccata è quella giusta: "Da oltre un decennio, Apo Conerpo promuove fra le aziende agricole associate la diffusione di sistemi di irrigazione e fertirrigazione sempre più precisi ed efficaci: una scelta vincente anche dal punto di vista produttivo, visto che gli studi hanno dimostrato come un apporto d'acqua eccessivo risulti tanto dannoso quanto la siccità. Prendiamo ad esempio due colture che, nell'immaginario collettivo, sono percepite come particolarmente idrovore: pomodori e kiwi". 

Per i primi, attraverso due importanti progetti di ricerca, LCA e LIFE Climate ChangER, "abbiamo dimostrato come il passaggio dall'irrigazione con i classici rotolonì a quella con le manichette permetta di ridurre l'utilizzo di acqua fino a un quinto nella produzione delle varietà da industria, quelle che diventeranno salse e sughi che ogni giorno riempiono le tavole di milioni di italiani, e la percentuale sale fino al 30% con altri ortaggi. Ma non solo: utilizzando le manichette per la fertirrigazione, cioè la diffusione di fertilizzanti insieme all'acqua, i nostri produttori sono riusciti ad aumentare sensibilmente le rese produttive per ettaro, diminuendo le emissioni di Co2 nell'atmosfera. Una riduzione fino al 50% rispetto alle emissioni prodotte dalle tecniche classiche di irrigazione e concimazione. In sostanza: meno acqua e meno anidride carbonica per un pomodoro da industria sempre più amico del pianeta".

Risultati importanti anche per le produzioni di kiwi: "Grazie all'utilizzo della sensoristica nel terreno che calcola l'esatto grado di umidità necessaria e sistemi ad alta precisione che depositano il numero esatto di gocce necessarie nel preciso punto in cui servono, negli actinidieti oggi utilizza il 30% di acqua in meno rispetto a pochi anni fa con una riduzione di oltre i due terzi dell'energia necessaria a irrigare. Grazie a questa innovazione, per ogni ettaro di kiwi si risparmiano oltre 1.500 metri cubi d'acqua all'anno, senza intaccare la qualità, il gusto e la salubrità del frutto".

Per scoprire e approfondire l'impegno di Apo Conerpo sul fronte del risparmio idrico è possibile visitare il sito web del progetto IN&OUT: www.ineout.eu