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Il commento di un operatore

Cipolle: elevata richiesta, poco prodotto, prezzi alti ma stabili

Il mercato delle cipolle è in una fase stabile. Un operatore del nord d'Italia afferma che "il prodotto scarseggia, le vendite sono abbastanza regolari e i prezzi si sono fermati dopo una notevole corsa al rialzo. Ma siamo comunque su livelli di quotazioni molto superiori rispetto agli anni scorsi".

In particolare, la cipolla gialla è molto richiesta e le importazioni in Italia sono ferme. Germania e Austria non esportano più, i Paesi Bassi lo fanno solo a prezzi alti, qualcosa tipo 90 centesimi più trasporto. Dall'Egitto sta iniziando ad arrivare cipolla a 90-97 centesimi, trasporto compreso.

"Le cipolle bianche e rosse - continua l'operatore - hanno richieste inferiori, ma i prezzi sono comunque elevati. In questi giorni sta arrivando in Italia la cipolla bianca dall'India che, in genere, inizia a essere richiesta quando termina la nostrana".

C'è un aspetto che non va trascurato: i prezzi elevati si ripercuotono su tutta la filiera e i consumatori, alla fine, sono coloro che ne pagano di più le spese. Ciò sta provocando un rallentamento nei consumi ma, dato che il prodotto è poco, tutto sommato non si hanno conseguenze a livello di prezzi perché la richiesta rimane comunque ancora superiore alla domanda. 

"Quest'anno va così - conclude il commerciante - per cui chi vuole la cipolla deve pagarla al giusto prezzo, cioè a un valore più elevato. Altri anni, il 'giusto prezzo' ha significato anche un valore 'troppo basso', eppure nessuno si è lamentato né ci sono state levate di scudi da parte dei fornitori per essere pagati di più (dalla Gdo, ndr)... per cui adesso nessuno si può lamentare".