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Jeffrey Moret, TOFF:

"Il mercato biologico olandese sta affrontando bene l'inflazione"

Alcuni rapporti indicano che il mercato biologico olandese sia alle prese con l'inflazione e che quindi i consumatori non acquistano prodotti bio. Al contrario, la TOFF ha iniziato bene l'anno. "I nostri clienti condividono con noi le loro preoccupazioni e sebbene abbiamo letto che le persone acquistano meno prodotti biologici, i nostri dati di vendita lo smentiscono", afferma Jeffrey Moret.

TOFF lavora con coltivatori locali ed esteri, e la sua superficie è aumentata lo scorso anno. "Alcuni coltivatori hanno ampliato l'areale, mentre altri hanno cambiato acquirente. I coltivatori traggono vantaggio dal lavorare con noi perché acquistiamo l'intero raccolto". TOFF rifornisce retailer e grossisti. "La maggior parte va ai grossisti, che predispongono pallet misti, ad esempio, destinati ai ristoranti. Quando il mercato è tranquillo, possiamo vendere i prodotti in eccedenza ai grossisti", afferma Jeffrey.


Il team della TOFF

Risultano in crescita anche i ricavi dei grossisti. "Abbiamo una vasta gamma che ampliamo di volta in volta. Le novità riguardano le specialità come la pitaya, i mini cetrioli e le arance rosse. Un'azienda ortofrutticola media non include questi prodotti nel suo assortimento principale. Abbiamo anche banane e mini banane, la cui domanda ultimamente è stata molto alta, nonostante l'incertezza del mercato biologico".

Più ortaggi in serra
La superficie coltivata a ortaggi biologici in serra è complessivamente in calo nei Paesi Bassi. Non così alla TOFF, dove si è passati da 7 a 9,5 ettari. "È un mercato difficile", ammette Jeffrey, "ma si tratta di fare una buona comunicazione e adeguati programmi di coltivazione". I coltivatori di ortaggi in serra devono far fronte ai forti aumenti dei costi di produzione. "Siamo disposti a pagare parte di quei costi, è inevitabile. È necessario rivedere i processi e tagliare i costi, ove possibile".

"Lavorare per anni allo stesso modo non ti fa considerare alcuni passaggi intermedi o opzioni di trasporto. C'è sempre un modo per rendere il processo più efficiente. Spesso troviamo soluzioni creative. Ad esempio, abbiamo escluso il trasporto, le attività di ispezione, distribuzione e imballaggio ora vengono sempre più svolte sul campo. Abbiamo installato una linea di imballaggio e abbiamo fatto in modo che i prodotti possano essere anche caricati. Questo fa una grande differenza", spiega Jeffrey.


Nei prossimi anni, TOFF prevede di concentrarsi sempre più sugli ortaggi in pieno campo.

La Commissione europea vuole che la quota di agricoltura biologica raggiunga il 25% entro il 2030 e che ogni Stato membro elabori i propri piani in tal senso. Piani che, secondo Jeffrey, l'attuale alta inflazione ha messo in pausa. "I prodotti biologici hanno generalmente subito un leggero rallentamento, mentre le persone aspettano di vedere cosa succederà. Non penso che la situazione sia così male. Non siamo in recessione, e dubito che accadrà. Prevedo che il mercato biologico riuscirà a superare queste difficoltà".

Jeffrey è ottimista anche sul futuro. "La situazione attuale ovviamente influisce finanziariamente su alcune persone, ma i consumatori sono anche più consapevoli del cibo e vogliono vivere in modo più sano. Vogliamo fortemente espandere la nostra produzione e ci concentreremo principalmente su pomacee e verdure in serra e in pieno campo. Stiamo già facendo passi da gigante in questi segmenti e, ad esempio, abbiamo una maggiore fornitura di pere olandesi. Vogliamo continuare su questa strada".

Per maggiori informazioni:
Jeffrey Moret
TOFF
Gebroken Meeldijk 52
2991 VD Barendrecht - Paesi Bassi
+31 (0)85 070 4572
jeffrey.moret@toffbv.nl
www.toffbv.nl