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Intervista esclusiva a Sophie Guillin, direttore generale del Gruppo Guillin

Packaging: il 2023 sarà un anno cruciale

Il packaging è stato al centro dell'attenzione anche alla recente edizione di Fruit Logistica di Berlino. Abbiamo avuto l'opportunità di intervistare Sophie Guillin, direttore generale del Gruppo Guillin. Sophie ha tracciato lo stato della situazione e non si è neppure sottratta alla non semplice domanda di cosa aspettarsi nel 2023.

Sophie Guillin, direttore generale del Gruppo Guillin, presente alla recente edizione di Fruit Logistica a Berlino

FreshPlaza (FP): Gli imballaggi sono visti da alcuni nella società come una causa di inquinamento: è vero?
Sophie Guillin (SG): Gli imballaggi per alimenti sono innanzitutto prodotti essenziali per la salute pubblica, al pari degli imballaggi per uso medico. La confezione protegge dalla contaminazione microbica e dalle variazioni delle condizioni esterne, ma anche dagli urti e dalla manipolazione, consentendo così di ottenere alimenti sani e sicuri. Inoltre, ha una funzione informativa estremamente importante, soprattutto per la tracciabilità e la gestione del fine vita, ed è importante anche per la presentazione dei prodotti sullo scaffale. Non parlo nemmeno dell'uso, che spesso è facilitato dall'imballaggio. Ma l'imballaggio ha anche una virtù che spesso viene dimenticata: evita lo spreco di cibo dal campo al piatto, e questo è fondamentale nel mercato ortofrutticolo: si pensi che lo spreco di cibo costa all'Europa 170 milioni di tonnellate di CO2 e 143 miliardi di euro all'anno (fonte Parlamento Europeo, 2018). Ciò corrisponde all'impatto di oltre 10 milioni di automobili! Oggi tutti i nostri imballaggi sono riciclabili, il che significa che se vengono raccolti, selezionati e riciclati, si inseriscono perfettamente nel circuito virtuoso dell'economia circolare e costituiscono una risorsa propria. Gli imballaggi inquinano solo quando vengono gettati via, il che, secondo me, non è una buona cosa! Le istruzioni per la differenziazione sono ora sufficientemente avanzate da permetterci di gettare gli imballaggi nel contenitore giusto. È una responsabilità di tutti noi, ogni giorno, e dobbiamo educare chi non ne è ancora consapevole.

Foto di gruppo dello staff presente in fiera a Berlino

FP: Quali sono le ultime innovazioni che avete introdotto nel settore ortofrutticolo?
SG: Il Gruppo è molto attivo sul fronte dell'innovazione, è uno dei nostri pilastri. Abbiamo già lavorato per migliorare la protezione della frutta fragile all'interno delle nostre confezioni con ECOSOFT e AIRLITE, i fondi protettivi e ammortizzanti brevettati che consentono di fare a meno del tappetino a bolle d'aria, e più recentemente MAXIPACK Breeze, la gamma di vaschette con il suo rivoluzionario sistema di ventilazione. La confezione SECURIPACK risponde all'esigenza di sicurezza, un tema sempre più importante per proteggere dalla contaminazione, una soluzione antimanomissione che offre una chiusura sicura, che è anche eco-responsabile, perché una volta rotto, il bottone di sicurezza rimane attaccato al corpo della confezione, il che impedisce che finisca nell'ambiente (e in fiera sveleremo una versione che contiene una forchetta per gustare il prodotto in movimento). Infine, vorrei menzionare i nostri nuovissimi vassoi di cartone personalizzabili grazie alla collaborazione delle nostre unità di cartone situate in Francia (Thiolat) e in Italia (Ciesse Paper).

FP: Plastica o carta: come possono coesistere i due materiali negli imballaggi per frutta e verdura?
SG: Vorrei chiarire che nel Gruppo non ci opponiamo ai materiali: la nostra vocazione di esperti di packaging è quella di consigliare ai nostri clienti la soluzione migliore in base al loro problema specifico. Sappiamo che l'imballaggio è necessario a prescindere dal materiale e per noi la soluzione migliore è quella che meglio risponde all'uso, all'equazione economica e all'impatto ambientale. Le soluzioni in plastica sono consigliate, ad esempio, per i prodotti ortofrutticoli fragili o che necessitano di visibilità sullo scaffale e di trasparenza. In genere sono più leggeri, meno costosi e, come dimostrano i nostri studi LCA, il più delle volte hanno un impatto ambientale ridotto, soprattutto in termini di consumo energetico e di emissioni di gas serra. Le soluzioni in cartone, invece, si adattano perfettamente a usi locali che non richiedono manipolazioni multiple e con un consumo più immediato.

Lo stand Guillin a Fruit Logistica

FP: 2023: un anno che si preannuncia complicato. Come intende procedere Guillin sul fronte del packaging ortofrutticolo?
SG: Per dirla senza mezzi termini, è e sarà una battaglia. Una lotta contro il dogmatismo di posizioni estreme non giustificate, una lotta che condurremo per i nostri clienti, i produttori e i commercianti di frutta e verdura, e anche per i responsabili dei reparti di distribuzione. È una lotta non solo per la sopravvivenza della professione, ma soprattutto per la tutela dell'ambiente, che sarebbe molto più colpito dalle cosiddette soluzioni alternative come quella proposta nel PPWR, ovvero la generalizzazione degli imballaggi sfusi per frutta e verdura, un rischio assoluto di aumento dei rifiuti.

A titolo informativo, abbiamo condotto uno studio tra i nostri clienti e i risultati sono inequivocabili e senza appello: il 60% di coloro che sono passati a un materiale alternativo alla plastica deplorano un aumento dei rifiuti del 45% in media e oltre il 40% vede il proprio fatturato diminuire di oltre il 25% in media, per una soluzione che costa secondo loro tra il 30% e il 60% in più.

In conclusione, possiamo dire chiaramente che gli imballaggi primari per gli alimenti, soprattutto per i prodotti ortofrutticoli, sono inevitabili e che volerli vietare è un'aberrazione assoluta, viste le conseguenze indebite. Lavoriamo piuttosto per unire le nostre energie per accelerare ancora di più la raccolta, la selezione e il riciclaggio, lavoriamo collettivamente per trovare soluzioni sostenibili alle questioni in gioco concentrandoci maggiormente sulle cause e supportando le nostre analisi con i dati per prendere decisioni obiettive senza dogmatismi.

Per maggiori informazioni 
Groupe Guillin
www.groupeguillin.com