I prezzi di frutta e verdura sono saliti alle stelle in Marocco, spingendo il governo marocchino a vietare le esportazioni di patate, cipolle e pomodori verso l'Africa occidentale.
Secondo Mehdi Benchekroun, amministratore delegato dell’azienda d’esportazione marocchina DMB & CO, l'aumento dei prezzi è dovuto all'ondata di freddo che di recente ha colpito il Marocco e che non favorisce la produzione di diverse colture. "C'è sicuramente il fattore meteo che causa una riduzione dei volumi e l’aumento dei prezzi, ma ci sono anche altri fattori legati alla domanda e all'offerta: solo il 10% è destinato al mercato interno, il resto all'export, e attualmente c'è una forte domanda in arrivo dall'Europa".
Benchekroun dice che l'aumento della domanda europea è dovuto alle gelate registrate sul continente. "Nelle ultime due settimane, l'offerta da Spagna e Portogallo è diminuita, a causa delle condizioni meteo. Gli importatori europei hanno optato per i prodotti marocchini: la domanda di pomodori, peperoni, lamponi e mirtilli è schizzata alle stelle, e con essa i prezzi".
Questa è una buona notizia per gli esportatori marocchini che stavano aspettando con "impazienza" una ripresa della domanda europea. "L'export marocchino sarà finalmente rilanciato, dopo una lunga estate che ha favorito i produttori spagnoli e portoghesi, e i prezzi imbattibili degli esportatori egiziani che hanno beneficiato della svalutazione della loro moneta. Ora tocca a noi rifornire il mercato europeo".
Secondo l'esportatore, i prezzi di mirtilli e lamponi hanno registrato degli aumenti particolarmente decisi. "C'è una forte domanda da parte degli importatori europei ma, al momento, i nostri volumi non sono sufficienti. A causa del clima freddo, il raccolto è inferiore e prevediamo di soddisfare la richiesta a partire da marzo".
Secondo il produttore, la siccità che sta attraversando il Marocco non ha avuto un particolare impatto sull'industria dei piccoli frutti. "Nella regione di Gherb e nel nord del Marocco, dove si trova la maggior parte delle piantagioni di piccoli frutti, ci sono grandi riserve di acqua sotterranea con bassi livelli di salinità. In questo momento il problema non è l'acqua, ma le basse temperature che costringono i produttori a ridurre il numero di raccolte per non danneggiare i frutti".
Benchekroun afferma di essere disponibile a fornire un'ampia gamma di frutta e verdura fresca sul mercato europeo. "Abbiamo la capacità di esportare fino a 4 tonnellate a settimana di peperoni California rossi/verdi/gialli, pomodori tondi, Corno Blanco, e peperoni Kapia, tutti originari di Agadir, e quantità simili di mirtilli, lamponi e fragole della regione di Gherb. I nostri programmi di angurie di Zagoura saranno disponibili a partire da aprile".
"Crediamo che una maggiore collaborazione tra gli importatori europei e gli esportatori marocchini sia la soluzione contro le fluttuazioni del mercato. Ciò potrebbe avvenire, ad esempio, mediante stipulazione di contratti con produttori marocchini. Dalla prossima stagione, aumenteremo la superficie delle nostre serre nella regione di Agadir, e siamo attualmente aperti alla negoziazione di contratti per questa nuova produzione", conclude Benchekroun.
Per maggiori informazioni:
Mehdi Benchekroun
DMB & CO
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