L'anno scorso l'Uzbekistan ha registrato un forte aumento delle importazioni di mandarini, che hanno raggiunto 63.600 tonnellate in termini di volume, ovvero 1,8 volte in più rispetto al 2021, secondo quanto riferiscono gli specialisti di EastFruit, citando i dati del Comitato Statale di Statistica.
Dopo un calo nel 2020, il volume delle importazioni di mandarini in Uzbekistan si è ripreso ed è addirittura aumentato per il secondo anno consecutivo. L'anno scorso il valore assoluto delle importazioni ha raggiunto un livello record. Inoltre, anche il tasso di crescita è stato da record.
Nel dicembre 2022 questi alti tassi di crescita delle importazioni sono dovuti in parte alla liberalizzazione del commercio internazionale dell'Uzbekistan. In particolare, a novembre 2022 sono stati nuovamente estesi i tassi zero per l'importazione di agrumi e banane.
"Un'altra ragione della forte crescita delle importazioni (mele, banane, kiwi, agrumi e altra frutta) è stato lo scarso raccolto di mele nel 2021 e il forte aumento dei prezzi nell'inverno 2021/22. La terza ragione è la crescita dinamica della popolazione del paese e la continua crescita dell'economia dell'Uzbekistan, unita all'aumento del numero di stranieri giunti nel paese nel 2022. La quarta ragione è il continuo sviluppo dinamico della vendita al dettaglio di prodotti alimentari, che, di norma, è più forte nella vendita di frutta importata", ha spiegato Andriy Yarmak, economista del Centro investimenti dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO).
Secondo il Comitato Statale di Statistica dell'Uzbekistan, nel 2022 i principali fornitori di mandarini per il mercato uzbeko sono stati Pakistan, Cina e Turchia. La quota totale di questi Paesi rappresenta il 96,2% delle importazioni totali:
Pakistan – 51.100 ton (80.3% delle importazioni totali);
Cina – 5.800 ton (9.1%);
Turchia – 4.300 ton (6.8%);
Iran – 778 ton (1.2%);
Egitto – 442 ton (0.7%);
Altri Paesi – 1.200 ton (1.9%).
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